CookOut, un pasto al sole – Sugo crudo estivo


Con il caldo dell’estate capita che a volte si rinuncia a un bel piatto di pasta per via del caldo che si è costretti a patire durante la preparazione dei tradizionali buonissimi sughi della tradizione italiana.
Ecco allora una ricetta semplice e veloce che ci permetterà di non rinunciare alla tanto amata spaghettata pur accompagnandola con la freschezza di questo sugo a crudo di ispirazione assolutamente mediterranea.
L’unica accortezza è quella di mangiarlo entro 24-36 ore dalla preparazione (oltre questo limite tende ad acidificarsi), sebbene sarebbe preferibile consumarlo dopo un’attesa di 10-12 ore, onde permettere ai sapori di amalgamarsi.


Per la scelta dei pomodori da utilizzare lascio al vostro (poco) buonsenso: devono essere saporiti, quindi di stagione e non importati da luoghi improbabili. Il top di gamma è il camone sardo, seguito dal pomodoro di campo e dall’insalataro, a seguire gli oblunghi o i San Marzano, sebbene anche i datterini rossi abbiano un loro perché.
Per quanto riguarda l’olio, conviene sceglierne uno giovane e fruttato, non forte. Da evitare oli meridionali, oli non filtrati o troppo densi, mentre sono preferibili il ligure di Arma di Taggia, il sardo di Villacidro, l’umbro o quelli del lago di Garda.
Inutile precisare … nulla, se è inutile che ve lo dico a fare? Comunque quelli che non digeriscono l’aglio, quelli che non lo sopportano o che sono allergici, così come vampiri e zombie sono pregati di rivolgere le fauci ad altre ricette.

Cosa serve (per 4 persone)
250 gr di pomodori (camone, insalataro o di campo sono il meglio)
3 spicchi di aglio bianco
15 gr di basilico
100 gr di pecorino sardo
Olio extravergine di oliva q.b.

Come si fa
Lavate e asciugate i pomodori e tagliateli a coltello (ben affilato, mi raccomando: il coltello poco affilato potrà scivolare sulle bucce lisce e finirà per tagliarvi le dita!) fino ad ottenere una dadolata con dimensioni non superiori agli 8-10 mm di lato.
Metteteli in una terrina a cui aggiungerete gli spicchi d’aglio e il basilico tritati fini, e il pecorino grattugiato grosso con una grattugia di quelle che permettono vari livelli di finezza.

Mescolate bene tutti gli ingredienti e, mi raccomando, non aggiungete sale! A parte il fatto che il pecorino è già sufficientemente sapido da lasciare la sua sapidità a tutto il sugo, il sale farebbe uscire l’acqua dai pomodori troppo in fretta, causandone un accumulo sul fondo: l’acqua di vegetazione dei pomodori ha la precipua funzione di diluire il sapore degli altri ingredienti, e la sua indesiderata separazione non permetterebbe al tutto di amalgamarsi in maniera corretta.
Se siete riusciti ad arrivare a questo punto, siete quasi alla fine. Non vi resta che aggiungere un filo d’olio per consentire un più agevole mescolamento degli ingredienti, quindi travasate il tutto in un vasetto di vetro e ricoprite di olio lasciandolo filtrare attraverso il sugo finché non avrà saturato tutto il contenitore.
Ponete il vasetto in frigo avendo cura di estrarlo almeno mezz’ora prima dell’utilizzo.
Scelta la pasta che volete utilizzare (io preferisco penne o fusilli, ma anche lo spaghetto è una buona scelta) scolatela al dente e conditela immediatamente con abbondante sugo a crudo.