W la VAR !


Entusiasmo sospeso al 33’ del primo tempo quando Lorenzo Insigne, con una giocata delle sue, beffa il portierone del Milan Donnarumma, nell’anticipo di sabato 18 novembre. L’arbitro Doveri inizialmente annulla la rete ma Valeri al VAR (NDR: Video Assistant Referee) richiama la sua attenzione e lo convince a rivedere la decisione: dal replay si vede che Romagnoli tiene in gioco il folletto partenopeo… gol valido, nonostante le proteste di Bonucci e compagni, ed il San Paolo esplode in un boato di passione azzurra. Anche in occasione del raddoppio partenopeo l’arbitro richiama la VAR per confermare al 73’ la regolarità del gol del neoentrato Zielinski tenuto in gioco da Musacchio. Decisiva in questo caso la tecnologia ma il successo è senz’altro meritato e gli azzurri mantengono la vetta.
A Marassi sotto i colpi di una scatenata Sampdoria, che in casa riesce a vincerle tutte, la Juve cede 3 a 2 posizionandosi a –4 punti dalla capolista, mentre l’Inter superando l’Atalanta con una doppietta del suo bomber Icardi raggiunge quota 33.
Ancora a zero punti, fanalino di coda, lo sfortunato Benevento neopromosso che proprio nell’extra time, al 94’, vede sfumare il suo primo pareggio in campionato. La beffa è ancora più grossa se si pensa che sull’1 a 1 al 92’ Berardi fallisce un rigore per il Sassuolo. Occorrerà davvero tutta la magia degli stregoni per cavarsi da questo momento di profonda impasse.
Ripresa in settimana la giostra della Champions, per tutte le squadre italiane impegnate nella competizione occorrerà aspettare l’ultima giornata per sapere chi riuscirà a qualificarsi al turno successivo, e mentre tra i bianconeri e i blaugrana finisce a reti inviolate e la Roma si arrende 2 a 0 all’Atletico Madrid, lo show di Insigne prosegue martedì 21 nella partita contro lo Shakhtar Donetsk. Il Napoli si rimette in corsa per gli ottavi con un convincente 3 a 0 realizzato tutto nella seconda frazione di gioco ed ancora una volta ad iniziare le danze è il n. 24. Lorenzigno attacca a sinistra si accentra e da quasi 30 metri col mitico destro a giro mette la palla agli incroci. Seguiranno le reti di Zielinski e Mertens a chiudere la partita.
Questo è ciò che accade quando in campo c’è il piccoletto di Frattamaggiore e Sarri, che lo conosce, lo sa bene: “Non mi priverei mai di Insigne. È un giocatore di livello internazionale uno di quelli che vanno tenuti fuori delle rotazioni, a volte una ventina di minuti di riposo glieli concedo, ma ammetto che faccio fatica “, dice di lui il tecnico a fine partita.
Non lo sapremo mai, ma certamente il rammarico per non averlo schierato contro la Svezia è grande. Poteva saltare l’uomo, inventare, segnare o generare una scintilla, come fa abitualmente con la maglia del Napoli. Dopo le ultime prodezze aumenta ancora di più l’amarezza per la sua esclusione nello spareggio mondiale. C’è chi addirittura ipotizza che con un Insigne così forse l’Italia non avrebbe perso l’Agenzia del Farmaco, ma questa è un’altra storia che sa di sfortuna.