Napoli: una crisi profonda e senza fine


Le ultime giornate di campionato hanno espresso per gli azzurri una situazione di profondo imbarazzo. Con la sconfitta di Empoli, la società ha previsto un paio di giorni di ritiro fino alla partita con la Roma.
Il calcio d’inizio di Napoli-Roma è fissato per oggi alle ore 18:00. I ragazzi di mister Calzona affronteranno una delle squadre più in forma del campionato. La Roma di De Rossi, infatti, ha vinto anche il recupero contro l’Udinese e raccogliere tre punti al Maradona li porterebbe ad un passo dalla qualificazione in Champions League.
I giallorossi però hanno un’agenda molto fitta, infatti, in settimana c’è la semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.
Se gli azzurri steccheranno anche stavolta e se soprattutto dimostreranno un atteggiamento apatico anche contro la squadra capitolina, il ritiro sarà prolungato fino a data da destinarsi.
Ad inchiodare gli azzurri alle loro responsabilità ci pensa Mr. Calzona: “In campo ci va la squadra, ed anche i giocatori devono addossarsi le proprie responsabilità. Io e loro siamo i primi responsabili. Anche nello spogliatoio devono sentirsi responsabili, la sconfitta deve essere di tutti, anche di chi non va in campo”.
Il Napoli, dunque, potrebbe finalmente reagire e cercare di regalare una gioia ai proprio tifosi, nello stadio di casa.
La situazione del Club azzurro rimane per questo molto delicata. Dopo uno scudetto sognato e stravinto, era concepibile che questo campionato avrebbe portato delle complessità rilevanti. Innanzitutto il Napoli, non abituato al successo, si è trovato a gestire un grande entusiasmo e una grande carica che però non sono stati sufficienti a sostenere le stesse motivazioni dello scorso anno. Si è ben presto capito che la scorsa stagione era da mettere da parte come irripetibile e che non si poteva pretendere anche quest’anno lo stesso coinvolgimento. Quello invece che si fa fatica a comprendere è come gli stessi campioni d’Italia non abbiano nemmeno provato a difendere l’agognato scudo sulla maglia, dando vita, anzi, ad una stagione molto al di sotto delle aspettative, caratterizzata dai due cambi in panchina che esprimono tutto il disagio e la mancanza di sintonia.
Se oggi questa squadra o questo gruppo ha esaurito il suo credito e ha deciso di precipitare in modo inesorabile e indolente, facendoci vergognare come raramente era accaduto nella nostra storia, si faccia subito un piano di rifondazione perché i tifosi l’anima ce l’hanno messa sempre, a differenza della presunzione della sua proprietà e della strafottenza dei propri calciatori.