Aspettando la finale Italia-Inghilterra


Tutto quello che doveva essere fatto è stato compiuto. L’Italia di Mancini è arrivata al traguardo della finale di Euro 2020. Con la vittoria ai rigori contro la Spagna in semifinale, gli azzurri si sono meritati l’ultima serata a Wembley, la più ambita quella dell’11 luglio.

Tutto quello che doveva essere fatto è stato compiuto. L’Italia di Mancini è arrivata al traguardo della finale di Euro 2020. Con la vittoria ai rigori contro la Spagna in semifinale, gli azzurri si sono meritati l’ultima serata a Wembley, la più ambita quella dell’11 luglio.
Una partita sofferta quella di martedì 6 luglio. Gli uomini di Luis Enrique hanno imbrigliato il nostro centrocampo dalle tante soddisfazioni lasciando a secco di passaggi l’attacco azzurro.
Mentre la Spagna affermava il suo possesso palla, dominando di fatto la gara, è l’Italia ad andare in vantaggio grazie a una gran rete di Chiesa che sblocca il risultato ad un quarto d’ora dalla ripresa. L’evento scatena la Roja che riacciuffa il pareggio con un’azione rapida di Morata a dieci minuti dallo scadere dei tempi regolamentari.
In una serata di grande fatica e di azzurri in affanno non meravigliano le prestazioni di Donnarumma e Di Lorenzo, tra i migliori in campo, che si oppongono agli affondi degli avversari. Non è la nazionale ammirata nelle partite precedenti ma è anche la semifinale dove oltre al gioco conta anche la personalità e lo spirito di sacrificio.
Anche i tempi supplementari confermano il risultato di parità e si apre lo scenario dei rigori.
Sarà quindi il dischetto a determinare la squadra vincente della sfida.
Gli azzurri sono i primi a tirare dagli 11 metri. Dopo i primi due tiri andati a vuoto (Locatelli e Dani Olmo) Donnarumma è un fenomeno a parare il rigore di Morata. Seguono i centri di Belotti, Bonucci e Bernardeschi e da ultimo il decisivo penalty di Jorginho che con freddezza spedisce l’Italia in finale. Si scatena la festa e la vittoria è dedicata da tutto il gruppo all’infortunato Leonardo Spinazzola.
Il sogno azzurro continua, superate anche le insidiose Furie Rosse con fatica, determinazione ed un pizzico di fortuna, i rigori sono sempre una lotteria, domenica sera a Londra la nazionale italiana dovrà vedersela con l’Inghilterra, uscita vittoriosa ai supplementari nel confronto contro la Danimarca.
A nove anni di distanza dall’ultima volta, nel 2012 con Prandelli, recuperate le forze e le energie, l’Italia si prepara a giocare per la quarta volta nella storia la finale dell’Europeo. Non sarà cosa facile battere l’Inghilterra in casa. Si annusa un po’ di preoccupazione specie dopo i presunti favoritismi percepiti nei confronti degli inglesi che hanno conquistato la finale con un generoso rigore a loro concesso senza passare per il ceck-Var. I tifosi inglesi sono convinti del loro trionfo tanto da intonare: “Football’s coming home”, il calcio sta tornando a casa. Addirittura il Premier Boris Johnson, che sarà in tribuna così come il nostro Presidente Sergio Mattarella, medita di concedere un giorno di festa nazionale in caso di trionfo degli uomini di Gareth Southgate.
Roberto Mancini, che ha svolto un lavoro eccellente, esorta i suoi a scendere in campo per divertirsi, come sempre. Solo così si può battere l’Inghilterra, nel modo in cui ha giocato l’Italia negli ultimi due anni: molte vittorie e pochi gol subiti.
Lunedì mattina, comunque vada, la nazionale italiana sarà ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica. Con gli azzurri anche il tennista Matteo Berrettini, che sempre domenica giocherà la finale di Wimbledon contro Djokovic.
Forza ragazzi, non mollate, c’è un trofeo da conquistare….o meglio più di uno.