Finite le feste, riprende la festa!


Si, proprio così perché il calcio è fondamentalmente un gioco, un bellissimo ed appassionante gioco e per questo motivo il campionato può considerarsi la festa del calcio. Come di consueto, anche nel 2018 ha ripreso a girare la meravigliosa giostra con la prima giornata del girone di ritorno che ha visto scontrarsi, nell’anticipo di venerdì 5 gennaio, Chievo – Udinese ed in serata Fiorentina – Inter. Al Bentegodi fa tutto il Chievo e lo fa tutto nel primo tempo. Prima va in vantaggio e poi si fa raggiungere con un autogol. Al Franchi invece una meritevole Fiorentina, per iniziativa ed occasioni prodotte, subisce la rete del solito bomber Icardi ma in extra time al 90 + 1 il Cholito sigla il pareggio dei viola facendo scoppiare la rabbia di Spalletti.
Nella giornata dell’Epifania, i Magi arrivano a Torino. I granata allenati da Mazzari sostituito all’esonerato Mihajlivic, omaggiano il Bologna con tre reti ottenendo in cambio i tre punti della vittoria.
Anche a Benevento, abituati alle streghe, arriva la Befana. Nella calza infatti i sanniti trovano la seconda vittoria consecutiva, contro la Sampdoria, con un risultato di 3 a 2 per i giallorossi.
Ottimo inizio d’anno per la Lazio che a Ferrara, contro la Spal, di reti ne fa ben 5 incassandone 2, grazie ad un Immobile in gran forma ed ispirato. L’attaccante bianco-celeste mette giù un poker e passa in testa alla classifica dei cannonieri a quota 20 gol seguito da cardi a quota 18.
La Roma in casa subisce l’Atalanta che va in vantaggio e raddoppia nel primo tempo. Nella ripresa la squadra di casa accorcia le distanze con Dzeko ma non riesce ad approfittare della superiorità numerica, dovuta all’espulsione di de Roon, per agganciare il pareggio.
Nel tabellone troviamo anche il Milan che vince di misura sul Crotone ed il Genoa che supera il Sassuolo sul finire della gara.
Al San Paolo Sarri ripresenta i titolarissimi, considerato il triste epilogo del turn-over schierato il 2 gennaio contro l’Atalanta che ha di fatto escluso i partenopei dalla corsa verso la Coppa Italia. Al momento l’unico obiettivo sul quale i giocatori azzurri hanno la testa e che richiama energie e concentrazione è il campionato. Nella partita contro l’Hellas dopo aver macinato gioco, costruito e sciupato diverse occasioni da gol e preso più di un palo, il muro del Verona è stato superato da una montagna più alta: è il K2 che di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sblocca il risultato. La panchina veronese esplode in una accesa protesta per un presunto fallo di Koulobaly sul portiere che finisce però con l’allontanamento dal campo di Pecchia e del suo vice. Dopo pochi minuti il Napoli raddoppia con Callejon su assist preciso di Insigne e si conferma capolista.
Per l’ultimo posticipo, Juventus-Cagliari, decide un gol di Bernardeschi per i bianconeri che, in ansia per Dybala uscito in lacrime per un probabile stiramento, rimangono nella scia del Napoli ad un punto dalla vetta.