Soffia vento di soddisfazione


Meno male che nella prima giornata di campionato il Napoli al Bentegodi si è presentato con la rosa ancora incompleta altrimenti il passivo del Verona non si sarebbe fermato a 5-2.
Gli azzurri di Spalletti dopo un’estate turbolenta tra addii eccellenti e contestazioni dei tifosi, sono ripartiti alla grande nonostante la piccola rivoluzione tutt’ora in atto. Dall’undici titolare sono usciti nomi pesanti come Koulibaly, Insigne, Mertens, Ospina e Fabian Ruiz e la preoccupazione di molti, di non intravedere più una squadra competitiva, era ampiamente giustificata. Tuttavia i nuovi arrivati si sono subito rivelati ottimi rimpiazzi.
La vera sorpresa di quest’inizio di stagione è sicuramente rappresentata dal georgiano dal nome impronunciabile. L’esterno Kvaratskhelia, che sulla fascia sinistra presidiata per anni dall’ex capitano passato al Toronto ha segnato spesso in precampionato, ha timbrato il cartellino anche alla prima giornata. Con l’adozione del 4-3-3, modulo che il gruppo conosce sin dai tempi di Sarri, il tecnico non solo ha creato ordine in campo ma ha valorizzato la presenza centrale di Osimhen come terminale unico della squadra. Con Zielinski che riprende il posto in mediana al fianco di Lobotka, regista, e Zambo Anguissa e con le corsie esterne affidate a Lozano e Kvaratskhelia prima, sostituiti poi da Politano e Zerbin, ne è uscito un Napoli esplosivo.
I partenopei infatti pur andando in svantaggio in una prima mezzora di maggior sofferenza, sono riusciti ad andare a segno con cinque marcatori diversi (Kvaratskhelia, Osimhen, Zielinski, Lobotka e Politano). Dunque, il punto di forza nella prima giornata il Napoli lo ha espresso nella ricerca dello spazio e nella velocità di esecuzione, mentre il punto debole, come dimostrato dai due gol subiti, è stata la difesa sul gioco aereo. Infatti nei momenti in cui il Verona è riuscito ad aggirare la retroguardia e ad alzare il pallone in mezzo qualche problema in area azzurra l’ha creato.
Occhio quindi nella prossima partita per evitare che possa ripetersi lo stesso copione. Oggi infatti alle 18,30 il Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, che proprio dal Napoli hanno acquistato Andrea Petagna per rinforzare l’attacco, sarà ospite al Maradona per la seconda giornata di Serie A.
Il vecchio adagio “squadra che vince non si cambia” potrebbe essere il karma di Luciano Spalletti che per la sfida contro il Monza pare orientato a confermare l’undici che ha sbancato il Bentegodi. Considerati gli ultimi nuovi acquisti potrebbero, tuttavia, essere possibili convocazioni per Simeone, Ndombele e Raspadori. Lentamente e silenziosamente volge al termine il mercato del Presidente che, come sempre incurante delle critiche e sollecitazioni, ha portato a compimento il suo disegno di ringiovanimento della squadra nel rispetto dei parametri economici prefissati, garantendo comunque la competitività della rosa. L’unico nodo che è rimasto ancora da sciogliere è quello del portiere Keylor Navas ma c’è tempo fino al 1 settembre per trovare un accordo.