Calcio – La maglia, un bene prezioso


Domenica scorsa allo stadio Benito Stirpe di Frosinone, il Napoli ha vinto il confronto con i giallo-azzurri. Con due gol di scarto segnati, uno per tempo, da Mertens e Younes, ha di fatto conquistato la quarta presenza consecutiva in Champions. Al termine dell’incontro Josè Maria Callejon, capitano del Napoli per l’occasione, si è avviato verso la tribuna dei tifosi per lanciargli la maglia della sua trecentesima gara in azzurro. Mai si sarebbe immaginato di essere accolto da un coro di “Meritiamo di più”, urlato dagli spalti, mentre la “camiseta” n. 7 gli veniva restituta. Un atteggiamento simile proprio non se l’aspettava, ma fortunatamente lo spagnolo è uomo abbastanza intelligente e maturo da capire che si è trattato di un gesto isolato e condannato da tutta la città. La Napoli riconoscente infatti si è compattata intorno a Calleti che ha sempre dimostrato di onorare la maglia con rispetto e dedizione. A cercare di cancellare l’amarezza non si contano i tanti episodi di solidarietà, le manifestazioni e gli attestati di stima ed affetto che, a cominciare dai social, si sono moltiplicati nei confronti del calciatore, attaccato da sempre ai colori azzurri. La maglia, come la bandiera, è un simbolo, va amato e rispettato, mai vilipeso e soprattutto mai rifiutato, anzi il cortese omaggio deve essere custodito con amore.

Una manifestazione di dissenso che onestamente resta indecifrabile in un clima di contestazione che non si spiega: il Napoli è secondo in classifica con un cospicuo vantaggio sull’Inter, è uscito ai quarti di Europa League ed è nuovamente in Champions League.

Sinceramente a questi azzurri non era lecito chiedere di più, a maggior ragione pretendere.

Il primo anno di Ancelotti è andato, ora la società e l’allenatore dovranno fare il punto della situazione, elaborare le scelte giuste per rendere sempre più competitiva questa squadra sia in Europa, dove sono possibili ampi margini di miglioramento, che in campionato dove già da diversi anni il Napoli vive stagioni da protagonista vincendo, con il secondo posto in classifica, a suo modo il tricolore, perché ambire al primo, attualmente, è impresa praticamente impossibile….. ma questa è un’altra storia.