Calcio: Prime risposte del campionato


Spazio alla terza giornata di andata del campionato di calcio. È iniziata venerdì 31 agosto con la sfida allo stadio San Siro tra Milan e Roma alle ore 20,30.
Sabato i consueti due anticipi alle 18,00 ed alle 20,30 con il Bologna che ha ospitato l’Inter e la Juventus tornata al Tardini di Parma.
Oggi alle 18,00 sarà la volta di Fiorentina-Udinese a poi alle 20,30 tutte le altre tra cui Sampdoria-Napoli.
Dopo la sconfitta al San Paolo ed il pareggio contro l’Atalanta, rossoneri e giallorossi nell’anticipo di venerdì dovevano dimostrare di essere migliorati per riscattare le delusioni della seconda giornata (che per i rossoneri era l’esordio in campionato). Con tali premesse Milan e Roma si sono affrontate al Meazza per provare a mettere subito alle spalle le critiche ricevute in questa settimana, soprattutto sulla tenuta psicologica e la capacità di gestire le partite.
Conclude il primo tempo il Milan in vantaggio con Kessié al 40’, poi nella ripresa al 59’ Fazio segna la rete del momentaneo pareggio giallorosso. A seguire un gol per parte annullato dalla VAR: ad Higuain per fuori gioco ed a Nzonzi per un tocco di mano, ma a 30’’ dalla fine, al 90+5, il Milan piega la Roma. Una vittoria meritata dai rossoneri che hanno creato tre volte di più degli avversari nell’arco dei 90′. È probabile che Gattuso abbia maggiormente creduto nei 3 punti. Anche quando ormai la gara sembrava incanalata verso il pari ha infatti inserito Cutrone al fianco di Higuain per potenziare l’attacco e, non a caso, i due lo hanno premiato confezionando l’azione del gol decisivo battendo Olsen.
Primi tre punti in campionato per il Milan che può festeggiare una vittoria arrivata per un cambio indovinato nel finale. L’inserimento di Cutrone al posto di Bonaventura, all’84’, si è rivelato infatti decisivo. La Milano rossonera può far festa: se al San Paolo si era spenta la luce, a San Siro si è riaccesa.
La Roma a sua giustifica recrimina per aver regalato un tempo, il primo, ai rivali per essere partiti a ritmo ridotto e per non aver avuto la lucidità e la freschezza mentale per fare le scelte giuste. Dopo un’estate in cui è cambiato molto e sono partiti giocatori fondamentali, Di Francesco ha il non facile compito di trovare nuovamente la quadra. Potrebbe volerci un po’, occorrerà migliorare e lavorare, ma la squadra ha le capacità di ritrovarsi e di ribaltare questa situazione.
Con un punto a testa nelle prime due giornate di campionato, Bologna e Inter si sfidano per cercare la prima vittoria in questa Serie A.
L’Inter di Luciano Spalletti si è presentata a Bologna alla ricerca della prima vittoria stagionale, dopo la sconfitta all’esordio contro il Sassuolo e il pareggio casalingo con il Torino. I rossoblu di Pippo Inzaghi invece hanno iniziato con una sconfitta nel derby contro la Spal, ottenendo poi un punto in trasferta contro il Frosinone.
In occasione della gara del Dall’Ara, il tecnico nerazzurro ritrova il centrocampista belga Radja Nainggolan, fermo per tutto il ritiro precampionato per un problema muscolare, schierato in coppia con Perisic. Senza Icardi, fuori per noie al quadricipite della gamba destra, è proprio l’ex della Roma che nella sua prima partita ufficiale in neroazzurro, al 66’ del secondo tempo, sblocca risultato e squadra regalando i primi 3 punti all’Inter con il contributo anche di Candreva e Perisic. L’Inter riparte da Bologna con ritrovati equilibrio e tranquillità mentre Inzaghi, ancora senza gol, resta fermo a 1 punto.
Nella gara del Saturday night, dopo il ritorno in Serie A, il Parma riempie il Tardini ospitando la prima big. La formazione allenata da Roberto D’Aversa ha affrontato la Juventus, a punteggio pieno, con un solo punto rimediato in un pareggio contro l’Udinese. Dopo meno di due minuti Mandzukic segna e qualcuno pensa che sia già finita, ma la grande anima del Parma si fa sentire e alla fine pareggia con Gervinho, in campo come ai tempi della Roma. Poi al 58’ decide Matuidì.
Non ha brillato Cristiano Ronaldo rimasto ancora a secco. Il portoghese ci ha provato in diverse occasioni, ma non gli è andata bene.
Buona prova del Parma, il tecnico D’Aversa in fondo è sereno. Sa bene che la salvezza della sua squadra non passa dalla sfida con la Juventus. Alla fine, chi doveva fare la partita, chi aveva qualcosa da perdere non erano certamente gli emiliani. Quindi, in definitiva, è stato semplicemente rispettato il pronostico.
Nell’atteso match di stasera Carlo Ancelotti cerca conferme contro la Sampdoria. Le rimonte sono dispendiose e non sempre possibili per questo il tecnico dovrà migliorare qualcosa, provare qualche cambio e quindi prevedere in rampa di lancio Diawara, più efficiente di Hamsik in fase di copertura, e Verdi, anche a partita in corso, al posto dello spagnolo Callejon. Dal momento che l’allenatore azzurro si è sempre dichiarato soddisfatto della sua rosa, di grande livello, dove tutti meritano di giocare, occorre sfruttare tale risorsa ed operare con un turnover motivazionale, anche mezz’ora infatti può essere decisiva, come Mertens la scorsa settimana.
La panchina del Napoli è ricca di talenti ma il duro sorteggio di Champions League (PSG, Liverpool e Stella Rossa) definito dall’allenatore del club azzurro –”Difficile ma non impossibile”, ha confermato che ci sarà spazio per tutti, visto che da dopo la sosta per le nazionali si giocherà ogni tre giorni ad altissimo livello. Per quel periodo, Ancelotti spera di arruolare anche Fabiàn Ruiz, che è ritornato ad allenarsi in gruppo e dovrebbe essere in panchina a Genova.
Esordio a Marassi per la Sampdoria dopo il disastro di Ponte Morandi che dovrà recuperare la prima giornata di campionato contro la Fiorentina il 19 settembre. I blucerchiati, reduci dalla sconfitta maturata in casa dell’Udinese, sono chiamati ad una grande partita ricca di stimoli per migliorare la proposta di gioco. Quindi una sfida complicata quella del Ferraris, se da una parte i blucerchiati vorranno scrollarsi di dosso le difficoltà fatte registrare alla Dacia Arena, dall’altra gli azzurri vorranno centrare il tris di vittorie per arrivare alla sosta per le Nazionali in scia alla Juventus, già a più nove.