MotoGP: Pedrosa, addio alle corse


In settimana prima dell’inizio delle prove è arrivata inaspettata la comunicazione di Dani Pedrosa di lasciare per sempre l’attività agonistica a partire dal prossimo campionato . Pertanto nella sua Spagna, il 18 novembre, il GP al Riccardo Tormo sede del Gran Premio della Comunità Valenciana, rappresenterà l’ultima apparizione per un campione che si è sempre distinto per correttezza, umiltà e soprattutto per un atteggiamento schivo, mai sopra le righe, in assoluto contrasto con le forti personalità che rappresentano la leadership del Motogp.
Pedrosa vinse il suo primo mondiale nel 2003 in classe 125 nonostante avesse subito un incidente ad entrambe le caviglie, alla vigilia della penultima gara, che rischiò seriamente di comprometterne la carriera. L’anno successivo passò alla classe 250 ed immediatamente vinse il titolo iridato, diventando il primo pilota capace di aggiudicarsi per due anni consecutivi un titolo in due categorie diverse e tra l’altro a 19 anni e 18 giorni , divenendo anche il pilota iridato più giovane nella storia del mondiale. Nella stagione successiva, resistendo alle sirene della classe regina, decise di correre di nuovo nella classe 250 e si riconfermò campione del mondo. Da allora in poi ha ottenuto diversi piazzamenti arrivando due volte secondo al mondiale e 4 volte terzo, sia a causa di episodi sfortunati, sia a causa di incidenti che ne hanno limitato le potenzialità, sia per la presenza di veri mostri sacri quali Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Casey Stoner.
Passando alla gara, il circuito del Sachsenring in Germania è sempre stato congeniale a Marc Marquez che su questo tracciato ha vinto nelle ultime sette gare, sarà perché ha una predominanza di curve a sinistra, sarà perche si corre in senso antiorario, ma qui Marquez sembra imbattibile, un po’ come capitava sul circuito di Silverstone per Hamilton, almeno fino a domenica scorsa. Chissà.
Le qualifiche di oggi hanno mostrato , come oramai è consuetudine nelle ultime settimane, un predominio totale da parte di Marquez.
In Q2 Vinales prende , a 11’ dalla fine, la pole provvisoria subito dopo scalzato da Lorenzo con 1’20’’443.
Ma Vinales sembra inferocito e con due millesimi di vantaggio si riappropria della vetta. A 8’ dalla fine Marquez rientra ai box e fa sostituire la moto con una media davanti ed una soft al posteriore, e da subito sembra aggredire la pista piegandosi in curva in modo spaventoso. Ma alla fine ferma il cronometro al terzo posto. Rientra ai box e sostituisce di nuovo la moto con una hard sull’anteriore e una soft al posteriore, intanto le Ducati spadroneggiano con Lorenzo e Petrucci in casco rosso, ed infatti si fermano rispettivamente al secondo e al primo posto. Nel giro finale sale in cattedra il campione del mondo , che nonostante un traffico impressionante in pista, riesce a strappare un 1’20’’270 e ad aggiudicarsi la pole position, seguito da Petrucci (a 25 millesimi!!!!) e Lorenzo in prima fila. Dietro seguono Vinales, Dovizioso e Rossi.
Comunque va detto che i tempi in qualifica sono molto ravvicinati , a conferma che le moto quest’anno sono tutte molto competitive.
Un piccolo ma impressionante dato statistico, per la nona volta consecutiva Marc Marquez parte in pole position al Sachsenring.