Al nero in un condominio, muore sul lavoro


Salvatore Caliano, garzone di bar ma col sogno di diventare una star del calcio, é morto precipitando da un lucernario che stava pulendo per guadagnare pochi euro in più.
È accaduto a Napoli solo un paio di giorni fa nella centralissima via Duomo.
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane uomo si era dedicato al lavoretto extra della pulizia di un lucernario di copertura di un vano ascensore, posto al quarto piano nello stabile di fronte al bar dove lavorava, dietro un corrispettivo di 35 euro.
Salito sull’esile steuttura di vetro poco prima delle 14, forse non accorgendosi della precarietà della situazione a causa di un telo che avrebbe celato il lucernario, Salvatore ha sfondato l’esile copertura stramazzando venti metri più in basso.
Due sarebbero gli indagati per omicidio colposo tra cui anche la proprietaria dell’appartamento attraverso cui il giovane aveva avuto accesso al tetto dell’edificio.
La morte di Salvatore Caliano ripropone drammaticamente la problematica della forte carenza dei lavoretti in nero negli stabili condominiali e dell’assenza di qualunque valutazione di sicurezza nei condomini troppo spesso considerati luoghi senza alcun rischio lavorativo.
L’indagine dovrà stabilire chi ha commissionato il lavoro e di chi fosse la responsabilità dell’assenza di misure di sicurezza.
L’ipotesi è che da parte degli indagati ci sia stata negligenza nell’affidare un incarico pericoloso a un ragazzo privo di esperienza e senza misure di sicurezza.