Sfortuna? Non è vero ma ci credo!


Bella partita quella che si è svolta mercoledì 1 novembre allo stadio San Paolo di Napoli, con diversi capovolgimenti di fronte che purtroppo hanno decretato, solo nel finale, la resa con onore dei partenopei superati per 4 a 2 dal Manchester City, squadra che si è rivelata superiore per tecnica, possibilità economiche e fatturato.
Eppure il Napoli era partito benissimo, alla grande.
Giocano i titolarissimi e nella prima mezz’ora tutto fila liscio: pressing a tutto campo, passaggi filtranti ben riusciti, ritmo altissimo ed esaltante. E’ in scena il Sarrismo allo stato puro, gli azzurri riescono a fare ogni cosa e la fanno bene. Sorprende vedere il City in difficoltà, che fa fatica a riprendere l’azione e che soffre gli automatismi dei napoletani: “Nei primi venti minuti ci hanno massacrato”, dirà a fine partita il tecnico Guardiola. Il Napoli capitalizza al 21’ con una splendida triangolazione Insigne-Mertens-Insigne che con il mitico destro a giro batte Ederson ed il San Paolo è in visibilio. Rimarrà impressa nella mente di tutti gli appassionati di calcio questa mezz’ora incantevole.
Certo era chiaro che tutto ciò non poteva durare per 90 minuti, ma mai ci saremmo aspettati di perdere la bussola per un episodio destabilizzante che avrà ripercussioni per tutta la stagione. Ghoulam, dopo uno scatto accusa un dolore al ginocchio destro e chiede il cambio, al suo posto Maggio. L’infortunio del mancino è una vera sfortuna! Purtroppo cambiano gli assetti, la squadra ci mette un po’ a ritrovare gli equilibri. Il Manchester ne approfitta, sente che la difesa è priva di sostegno e complice l’ovvio calo fisico dei padroni di casa, cresce e comincia a prendere campo fino a pareggiare con un colpo di testa di Otamendi. Alla ripresa gli inglesi raddoppiano con un tiro fortunato di Stones che sbatte prima sulla traversa e poi finisce oltre la linea di porta. Il Napoli reagisce, prima con una traversa di Insigne e successivamente, in area avversaria, Albiol guadagna un calcione da Sanè e quindi un rigore. Jorginho con lucida freddezza aspetta l’ultimo momento per tirare spiazzando il portiere. Mancano ancora 30’ quando Callejon, servito da Mertens, spreca una grandissima occasione facendosi parare la conclusione. L’inesorabile legge del “gol sbagliato, gol subito” non si fa attendere. Scatta il contropiede inglese a cui il Napoli non sa mettere freno e la palla dai piedi di Aguero finisce alle spalle di Reina; ed è subito 2 a 3. Il resto della partita scorre con gli azzurri che cercano di resistere ma rimangono trafitti dall’ennesimo contropiede: il rasoterra di Sterling al 92’. Il Napoli esce tra gli applausi del suo pubblico e i complimenti di Pep Guardiola, probabilmente il risultato non è strettamente corrispondente a quello che si è visto sul campo di gioco, sicuramente il Napoli avrebbe potuto fare di più, ma le leggerezze in difesa e l’uscita dell’algerino, che ha privato di sostegno la manovra offensiva, hanno determinato la sconfitta seppur contro un avversario nobilissimo e in questo momento il più forte in Europa. Ora la possibilità di passare agli ottavi si fa davvero complicata e non dipende più solo dalla forza della squadra di Sarri. Per qualificarsi gli azzurri avranno la necessità di vincere le restanti due gare con lo Shaktar Donetsk (1 a 0 o con almeno 2 goals di scarto) ed il Feyenoord ma anche che gli inglesi superino nell’ultima partita gli ucraini (augurandoci che non sia biscotto!!!).
Purtroppo le ultime notizie riportano per Faouzi Ghoulam la rottura del crociato destro. Per il terzino si prospetta dunque uno stop di almeno quattro/cinque mesi. Problemi seri per il mister, non essendoci nella rosa del Napoli una vera alternativa, il più accreditato a ricoprire il ruolo dovrebbe essere Mario Rui. Ma se, come spesso accade, da un male può nascere un bene, ci aspettiamo che l’allenatore faccia una nuova scoperta. Ora però è tempo di guardare avanti di caricarsi fisicamente e mentalmente per la prossima tappa di domenica contro il Chievo, una cosa alla volta adesso va in scena il campionato.