Affrettatevi, ancora pochi posti Champions


E’ successo di tutto all’Allianz Stadium di Torino ieri pomeriggio nella partita del derby d’Italia tra la Juventus e l’Inter.
Nell’anticipo della 37esima giornata di campionato l’arbitro Calvarse è stato super impegnato a fischiare: tre penalty, due espulsioni, un autogol e un paio di check al Var. Nonostante tutto questo gran da fare, le decisioni prese dal direttore di gara rimangono contestate e poco chiare, tranne, ovviamente, per chi da quel campo è uscito con i tre punti.
Juventus-Inter termina 3-2 per i bianconeri che possono così continuare la corsa verso un posto in Champions League.
L’Inter Campione d’Italia si presenta all’Allianz Stadium molle, già soddisfatta della sua stagione e pertanto si lascia giocare dalla Juve animata da maggiori motivazioni. La squadra di Pirlo, infatti, seppure a fatica contro una squadra già in vacanza come l’Inter, riesce a conseguire un successo prezioso con un uomo in meno in campo ed uno in più al Var.
Il primo a segnare è il solito CR7 su ribattuta del primo rigore assegnato alla Juve parato da Handanovic. Risponde Lukaku sempre dal dischetto per i nerazzurri, ma Cuadrado nel recupero del primo tempo porta in vantaggio i bianconeri.
Il risultato torna sul pari grazie ad un autogol di Chiellini ma, dopo nemmeno 40” dal pareggio, è ancora rigore per la Juve. Cuadrado all’88’ realizza la doppietta ma questa volta dagli 11 metri.
Con questi tre punti i bianconeri si riportano momentaneamente nei primi quattro posti in attesa delle partite di Milan e Napoli, impegnate oggi rispettivamente contro Cagliari e Fiorentina.
L’Atalanta infatti, con la vittoria sul Genoa, ha staccato definitivamente il biglietto per la prossima Champions e si è tolta da una battaglia che resterà tra Milan, Juventus e Napoli.
Ai rossoneri basta una vittoria per la matematica certezza, gli azzurri invece dovranno battere la Fiorentina e il Verona nell’ultima giornata.
Nel lunch-match delle 12,30 al Franchi, affinché la storia non si ripeta, i ragazzi di Gattuso dovranno dare prova di maturità, dimenticando gli spettri del passato e proiettandosi verso il futuro.
Nessuna pressione quindi, solo la consapevolezza di essere padroni del proprio destino e di voler ottenere con grinta e determinazione le due vittorie, a Firenze e in casa con il Verona, che darebbero ai partenopei la certezza di qualificarsi per la prossima Champions League.
Solo vincendo contro Fiorentina e Verona gli azzurri sarebbero certi della qualificazione alla Champions. Basterebbe infatti un solo pareggio, in queste due partite, per esporsi al rischio di un sorpasso della Juventus, impegnata nell’ultima giornata in casa del Bologna. Quattro punti potrebbero non essere sufficienti a fine campionato: il Napoli ha bisogno di sei punti per avere la certezza di finire la stagione tra le prime quattro della classifica.
Un finale quindi avvincente, dove il Napoli, in grado di costruire il suo futuro, sarà chiamato ad essere artefice della sua sorte, e ci auguriamo, senza alcuna intromissione di avverse decisioni arbitrali.