Nouvelle Cuisine – La schifezza è servita!


WeRoad è un’agenzia di viaggi che organizza vacanze di gruppo in oltre 90 destinazioni nel mondo, con particolare predilezione per i posti dive si vive male. Recentemente ha stilato una classifica degli otto cibi più disgustosi del pianeta. Dobbiamo dire che a prima vista sembrerebbero effettivamente la quintessenza dello schifo.


E’ evidente che non a tutti piace vedere le testoline dei vermetti uscire da una cucchiaiata di pecorino cremoso e profumato, in realtà bisogna intendersi: de gustibus non est disputandum, dicevano i romani. Petronio, Marco Gavio Apicio e Lucio Licinio Lucullo ci hanno tramandato le delizie per il palato dei loro tempi, tra cui alcune ancora apprezzatissime (e costose!) ancora oggi, tra cui vale la pena di ricordare la Sapa (che mantiene ancora il suo nome bimillenario in Sardegna), ossia il mosto cotto utilizzato in molti dolci, e il Garum, oggi conosciuto con il nome di Colatura di alici, una specialità non solo Italiana (lo fanno a Cetara, ma anche in Spagna) che con poche modifiche rispecchia la ricetta originale.
Vediamo dunque questa speciale classifica così com’è stata stilata, considerandola semplicemente ciò che è: un elenco di stranezze alimentari che per alcuni saranno più strane che per altri.

1. Pesce Fermentato (Svezia): aringhe del Mar Baltico che vengono lasciate a fermentare per uno o due mesi.

2. Casu Martzu. Viene prodotto in Italia e in particolare in Sardegna: è un formaggio con i vermi, che in ambito familiare viene prodotto in maniera del tutto naturale tramite la mosca casearia che depone le uova sulla forma di pecorino e da cui nascono le larve che traggono il loro nutrimento dal formaggio stesso e si sviluppano al suo interno. Per altro il Casu Martzu, è stato anche citato da Forbes come specialità da provare proprio nel pezzo in cui incorona la Sardegna come “miglior meta da visitare nel 2024”.

3. Uovo Fecondato (Filippine): immaginiamo un nuovo di gallina o d’anatra e di mangiarlo con la sorpresina all’interno. Il pulcino è quasi del tutto formato e si mangia praticamente poco prima della schiusa. In realtà, in questo caso WeRoad parla delle Filippine ma si tratta di un piatto tipico di vari paesi del Sud-est asiatico.

4. Succo di Rana (Perù): una bibita che si ottiene dal liquefare (come?) un particolare tipo di rospo. Il sapore è un po’ incerto ma la tradizione peruviana ci svela che curerebbe numerosi malanni tra cui bronchite, tubercolosi, asma, artrite, e impotenza. E noi ci lamentiamo di chi le rane le frigge…

5. Kopi Luwak (Indonesia): si tratta di caffè digerito dallo Zibetto, un curioso mammifero che mangia le drupe migliori, digerisce la polpa ed espelle il nocciolo, il quale viene ripulito (per fortuna!) e successivamente tostato. I grani di caffè espulsi dagli zibetti risultano avere un gusto totalmente diverso, caratterizzato dalla forte trasformazione del processo digestivo. Il vero Kopi Luwak è solo quello prodotto da zibetti liberi e si trova solo in Indonesia. E’ il caffè più caro al mondo. Se decidete di provarlo, diffidate dunque da tutte le imitazioni che mettono a repentaglio la vita delle specie animali. Per alcuni è migliore del Jamaica Blue Mountain, il caffè che si beve alla Casa Bianca. Il realtà, data l’acqua sporca che bevono negli States, ci vuole veramente poco…

6. Semi di soia fermentati (Giappone): pare che l’aroma sia molto pungente e il sapore molto forte, unico nel suo genere. Dato che i giapponesi vanno pazzi anche per i frutti della Ginkgo Biloba, dal fetore nauseabondo di quella cosa molliccia che ha il vizio di appiccicarsi alle suole delle scarpe, non esprimiamo giudizi.

7. Squalo fermentato (Islanda): in Islanda lo accompagnano all’acquavite del luogo e siccome la carne di squalo non è commestibile da fresca viene fatta fermentare tra i ghiacci fino a quando non è sufficientemente “marcia” e pronta per essere consumata. Posso aggiungere che una mia amica ha acquistato una casa per le vacanze in Islanda (de gustibus, appunto) e mi assicura che lo squalo marcio sia squisito. Nessuna obiezione, solo una puntualizzazione: è il parere di una persona che sceglie l’Islanda e non la Val d’Orcia o la Polinesia per trascorrere le ferie…

8. Durian (Thailandia): quest’ultimo è controverso in quanto si tratta di un frutto che secondo alcuni ha un gusto piacevolmente dolce mentre altri definiscono la sua fragranza opprimente, in parole povere “puzza” Qualcuno potrebbe trovare, e a ragione, delle notevole somiglianze con l’amore/odio per il tartufo..

In conclusione, ci pare più che logico che ciascuno mangi ciò che gli pare (nei limiti della decenza): anche se alcuni cibi a noi possono sembrare l’apoteosi della repellenza è estremamente probabile che per altri popoli e altre culture i nostri gusti siano vomitevoli. Una T-shirt in voga anni fa recava la scritta: “Eat shit: ten thousand billion flies cannot be wrong”!
.
Fonti:
radiolina.it
focus.it
wikipedia.it