CookOut, un pasto al sole – Linguine ai tre orgasmi


Di questa ricetta esistono molteplici versioni, a seconda dei luoghi e del pescato disponibile, tanto che non è più possibile stabilire se ci fosse una versione originale, né quale fosse.
Oggi ve ne propongo due, di cui una con gli ingredienti più facilmente reperibili e la seconda, assai gustosa anch’essa, riservata alle occasioni in cui sarà possibile mettere le mani su frutti di mare freschi e non sempre disponibili.
Diciamo subito che la ricetta con calamaretti, gamberetti e bottarga non presenta nessuna difficoltà, mentre quella con i ricci di mare e le vongole veraci richiede un livello di esperienza di grado superiore al livello ”uovo sodo e hamburger da McDonald”.
Per quanto riguarda la pasta, trovo che le linguine siano particolarmente indovinate ma potete anche optare per gli spaghetti alla chitarra o per le classiche, vecchie care penne (in questo caso lisce).

Cosa serve (per 4 persone):
Versione 1
Linguine 400 gr
Calamaretti 300 gr
Gamberetti 150 gr
Bottarga di muggine grattugiata 1 cucchiaio
Vino bianco 80 ml
Spicchio di aglio 1
Peperoncino rosso piccante 1
Prezzemolo 1 ciuffo
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Versione 2
Linguine 400 gr
Vongole 500 gr
Polpa di riccio 80 gr
Bottarga di tonno grattugiata 1 cucchiaio
Vino bianco 20 ml
Spicchio di aglio 1
Peperoncino rosso piccante 1
Prezzemolo 1 ciuffo
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Come si fa:
Versione 1
Per semplificarvi la vita vi consiglio di utilizzare i calamaretti già puliti dal vostro pesciaiolo di fiducia. Altrimenti fate così: per prima cosa pulite i calamari sciacquandoli bene sotto l’acqua corrente, rimuovendo le interiora ed eliminando la pelle e le cartilagini delle ali. Una volta puliti staccate le ali e tagliateli ad anelli lasciando intere le teste coi ciuffi. In una padella scaldate l’olio con l’aglio e il peperoncino. Aggiungete i calamari e falli rosolare. Successivamente sfumate con un bicchiere di vino bianco e, quando l’alcol sarà evaporato, lasciate cuocere 30 minuti a fuoco moderato. Trascorso questo tempo togliete lo spicchio d’aglio e il peperoncino e aggiungete i gamberetti (ripuliti da teste, interiora e carapace) e fateli cuocere per non oltre 5 minuti regolando di sale. Nel frattempo cuocete la pasta e una volta pronta scolatela direttamente nella padella con il sugo. Aggiungete la bottarga a spolvero e il prezzemolo fresco, saltate il tutto per un paio di minuti, quindi impiattate e servite la pasta ben calda

Versione 2
In questa variante dovrete mettere le vongole (assicuratevi che siano ben spurgate!) in una padella con alcuni gambi di prezzemolo e uno spicchio d’aglio. Accendete il fuoco e coprite per il tempo necessario a far aprire le valve. Controllate già dopo un paio di minuti: se si stanno aprendo togliete il coperchio e sfumate con pochissimo vino bianco, quindi con una pinza lunga levate le vongole dal fuoco mano a mano che si aprono, così da non farle indurire con una cottura prolungata, e riponetele in un piatto. Al termine di questa operazione filtrate l’acqua che le vongole avranno rilasciato e tenetela da parte. In un’altra padella mettete un giro d’olio extravergine di oliva, un peperoncino e uno spicchio d’aglio. Ponete a rosolare metà della polpa di riccio per un paio di minuti, quindi aggiungete l’acqua delle vongole e unite la pasta quando mancheranno 3 minuti al termine della cottura. Se l’acqua delle vongole fosse poca, aggiungete un po’ di acqua di cottura della pasta e finite di cuocerla aggiungendo l’altra metà della polpa di riccio e un cucchiaio di bottarga di tonno. Tra l’altro, il motivo per cui è preferibile in questa ricetta la bottarga di tonno è dovuto alla sua maggiore sapidità: il gusto delicato della bottarga di muggine risulterebbe troppo coperto da quello intenso dei ricci.
A questo punto aggiungete una manciata di prezzemolo tritato di fresco, mantecate e servite.