CookOut, un pasto al sole – Minestra di porri e patate


Con l’arrivo dell’autunno si iniziano ad apprezzare i piatti caldi, soprattutto nelle sere piovose quando una bella zuppa scalda le ossa e il cuore, prima di infilarsi sotto le coltri.
Questa settimana voglio deliziarvi con una minestra che ha il sapore antico dei piatti della nonna. La minestra di porri è un classico in tutta Italia, ma l’aggiunta delle patate e della pasta corta le da un tocco di nobiltà che si apprezza già inalando i fumi che salgono dal piatto appena servito.
Se possibile usate porri lunghi, adoperando sia la parte bianca che quella verde, tagliando via solo gli ultimi dieci centimetri delle foglie, coriacee anche in cottura. Se trovate i porri di Cervere (patria del porro nel cuneese) avrete una minestra più dolce, soprattutto utilizzando i fusti più sottili, da 2-3 cm. Le patate non devono essere troppo farinose, meglio usare quelle per puré, ma in ogni caso devono cuocere a sufficienza per potersi disfare parzialmente nella pentola.

Cosa serve (per 4 persone):
Porri 500 g
Patate 3 (circa 300 g)
Ditalini rigati o altra pasta corta 150 g
Brodo di carne 1,5 l
Burro 25 g
Olio extravergine d’oliva 3 cucchiai
Emmenthaler o Emmenthal bavarese q.b.
Parmigiano Reggiano DOP 50 g
Crostini di pane
Sale q.b.
Pepe q.b.

Come si fa:
Per cominciare pulite i porri, tagliateli a fettine e fateli stufare per qualche minuto in poco burro e qualche cucchiaiata d’olio in una pentola alta.
Tagliate le patate a rondelle sottili 2,7 mm esatti (potete usare il calibro se la mano vi trema) e aggiungetele ai porri poi e circa un litro di brodo di carne che avrete preparato facendo bollire un osso e qualche scarto di manzo o vitellone con qualche grano di pepe, mezza carota, mezza cipolla e un gambo di sedano a pezzi., Pepate, aggiustate di sale e proseguite la cottura avendo cura di girare di tanto in tanto. Se il brodo si asciuga potete aggiungerne altro, l’importante è che la minestra non resti troppo liquida ma nemmeno troppo densa, in considerazione del fatto che poi ci penserà la pasta ad assorbire parte del brodo.
Dodici minuti prima di spegnere, con il minipimer frullate leggermente lavorando solo sul fondo della pentola, in modo che parte della minestra diventi cremosa, ma lasciando sufficiente parte liquida.
Versate quindi nella minestra la pasta corta del formato preferito: mezze maniche, ditalini, mezze penne, pipe rigate, ecc. quindi lasciate cuocere la pasta aggiungendo eventualmente altro brodo se la minestra si asciuga troppo. Quando la pasta è cotta lasciate ancora sobbollire 3 o 4 minuti (la pasta nelle minestre non deve mai essere al dente!) quindi spegnete il fuoco e fate riposare altri 5 minuti, il tempo di adagiare nei piatti fondi alcuni filetti sottili di emmenthaler o di emmenthal bavarese.
Versate la minestra nei piatti e servite in tavola accompagnando con parmigiano grattugiato e crostini di pane.