Addio immenso Dries


Terminato il ritiro a Dimaro, il Napoli riparte per l’Abruzzo, destinazione Castel di Sangro per la seconda parte della preparazione pre-campionato. Qui la squadra di Luciano Spalletti rimarrà fino al 6 agosto allenandosi la mattina ed il pomeriggio a porte aperte. Per sette volte invece le sedute della squadra azzurra saranno chiuse ad occhi indiscreti, probabilmente per consentire a Spalletti di provare gli schemi principali per l’inizio del prossimo campionato.
Saranno quattro invece le sfide amichevoli degli azzurri allo stadio Patini di Castel di Sangro contro Adana Demirspor, Girona, Mallorca e Espanyol.
La stessa rosa presente in Trentino è scesa in Abruzzo e questa potrebbe accogliere, se tutto andrà bene, anche Giovanni Simeone e Kim Min-Jae. Mentre ci sarà da capire se gli elementi della vecchia guardia resteranno oppure se ci sarà qualche altra cessione illustre prima dell’inizio della prossima stagione.
Nell’estate dei grandi addii, la notizia del congedo definitivo di Dries Mertens è stata resa ufficiale direttamente dal Patron del Napoli durante un’intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss Napoli. De Laurentiis infatti ha praticamente salutato ufficialmente il belga che, a detta del numero uno dei partenopei, dopo un lungo tira e molla relativo al rinnovo del contratto, avrebbe rifiutato anche l’ultima offerta del club partenopeo di 2.4 milioni. Un’offerta che evidentemente non ha soddisfatto Ciro, legatissimo a squadra e città.
Una notizia tristemente dolorosa, anche se da tempo era nell’aria, ha ancora una volta deluso i tifosi. Oltre ad Insigne e Koulibaly, Napoli dovrà salutare anche Dries Mertens, lo scugnizzo belga naturalizzato napoletano. Un’altra bandiera simbolo della città e della squadra se ne va e non sono bastati 9 anni, 397 presenze e 145 gol, il miglior marcatore di sempre, a prolungare un matrimonio che di certo non doveva finire così. Questo forse è il distacco che fa più male tanto era forte il legame tra il calciatore e la tifoseria. Avevamo sperato fino all’ultimo in un colpo di scena, un ripensamento, un accordo al fotofinish e invece niente, Mertens non sarà più un giocatore del Napoli e non vestirà più la maglia azzurra. L’anima dello spogliatoio, il miglior marcatore della storia del Napoli ci mancherà tantissimo. Ma il calcio è così, a volte cinico e crudele. Il vil denaro, lo svecchiamento, la rifondazione valgono qualunque sacrificio specie se ad immolarsi sono i sentimenti. D’altra parte è notorio che Mertens non sarebbe rientrato nei piani di Spalletti, che nella scorsa stagione lo fece giocare pochissimo, e al belga non sarebbe convenuto rimanere per non giocare e alla società non sarebbe convenuto pagare tanto un giocatore che avrebbe giocato poco.
Impossibile non domandarsi, a questo punto, dove Mertens deciderà di proseguire la propria carriera. A 35 anni il belga punta ad un contratto biennale garantito, con uno stipendio comunque importante. Le pretendenti, a dire il vero, non abbondano. In Italia Maurizio Sarri resta suo grande estimatore ed ha più volte spinto la Lazio ad intavolare i discorsi per portare il belga nella Capitale. Più probabile, al momento, un trasferimento all’estero. In vantaggio per ora c’è il Marsiglia di Igor Tudor, alla ricerca di un attaccante. Una pista suggestiva, anche se poco probabile, resta quella del ritorno a casa, in Belgio. A cercarlo è l’Anversa, stessa società che lo scorso anno ha convinto Radja Nainggolan.
Ma dovunque andrà rimarrà sempre nel cuore dei napoletani: “Ciao bomber e grazie di tutto. 148 volte grazie”.