Quella sporca mezza dozzina di goal


Se chiedi ai napoletani quanto tempo occorre per fare una frittata ti risponderanno 7 minuti. Sì, perché 7 minuti sono bastati agli azzurri di Spalletti per strapazzare il risultato positivo raggiunto ad Empoli. Al Castellani la squadra di Spalletti è crollata in 7 minuti allontanandosi forse definitivamente dallo scudetto.
Al 44′ la sblocca il solito Mertens e a inizio ripresa Insigne firma il raddoppio. Poi all’80’, quando il Napoli confidava di portare i tre punti a casa, comincia l’incubo per gli azzurri. Sette minuti di follia hanno permesso all’Empoli di rimontare dallo 0-2 al 3-2: entra Henderson per i toscani e riapre la partita, Pinamonti fa 2-2 su errore clamoroso di Meret, che attende troppo per il rinvio, e poi lo stesso Pinamonti completa la rimonta con una doppietta a tre minuti dal termine. Prima vittoria per l’Empoli nel 2022 e ko per il Napoli che perde l’ultima chance per il tricolore. Un solo punto raccolto nelle ultime tre partite è veramente poco per chi vuole lottare per il primato.
Una botta durissima per il Napoli che induce la società, in accordo con l’allenatore, ad impartire a tutta la squadra un ritiro punitivo permanente dal martedì successivo, salvo poi, l’indomani, abbassare il tiro e trasformare il severissimo ritiro in corsi integrativi, soprattutto serali con cena annessa, “per aprirsi maggiormente su eventuali criticità, problematiche, incomprensioni, qualità di gioco, tutto per massimizzare l’eccellente qualità dei giocatori” – così si legge sul sito ufficiale del club azzurro.
Ancora una volta però il Patron del Napoli ci vede giusto: le cenette chiarificatrici hanno avuto il merito di rimettere in piedi e far ripartire una squadra delusa e frustata. Tanto è vero che nell’anticipo di sabato 30 aprile in programma alle 15,00 al Maradona la squadra di Spalletti sfodera una voglia di riscatto mai vista prima travolgendo 6-1 il Sassuolo.
Il Napoli si affranca dalla brutta figura fatta ad Empoli con una mezza dozzina di gol. Sarà stata opera delle cene, dell’intervento di De Laurentiis, delle chiacchiere dei dopocena, ma l’effetto c’è stato forte e chiaro. Gli azzurri hanno manifestato coesione e determinazione. In campo è scesa una sola squadra che ha giocato con unità, creando gioco e divertimento, basti pensare alla diversità dei marcatori, tra cui i due difensori centrali. Si riconferma ancora una volta forte e deciso il legame che unisce Dries Mertens a questa squadra: giocatore straordinario e leader tecnico e psicologico, elemento imprescindibile, prezioso motivatore, innamorato di Napoli e per questo romantico e sognatore. Ma solo chi crede nei sogni può realizzarli.
Spalletti, per questa gara del riscatto, ritrova Ospina, Di Lorenzo e Koulibaly accanto a Rrahmani e conferma sia la mediana, con Anguissa e Fabian Ruiz, che l’attacco con Osimhen davanti al tridente Lozano, Mertens e Insigne. Dopo soli 20’ i partenopei sono già avanti di 4 reti sugli emiliani con Koulibaly, Osimhen, Lozano e Mertens. La partita è a senso unico ed anche nella ripresa lo spettacolo azzurro continua.
Per la quinta rete ci pensa sempre il belga che realizza una doppietta personale, oltre ad essere il gol n.148 in maglia azzurra. Sul finire all’80’ è Rrahamani a firmare la mezza dozzina per il Napoli e a nulla serve il goal della bandiera neroverde di Lopez.
Una bella ma amara vittoria quella maturata al Maradona che comunque alimenta rabbia e non stempera la delusione per quello che sarebbe potuto essere e che invece non è stato. La metà dell’intensità messa in campo ieri contro il Sassuolo avrebbe permesso al Napoli di stravincere contro la Fiorentina, la Roma ed l’Empoli e continuare a sognare lo scudetto.
Ma occorre pensare anche al presente e all’obiettivo ormai raggiunto con tre turni di anticipo. Con i tre punti appena conquistati Spalletti blinda il posto Champions e rispetta le attese.
Quindi, al diavolo i se e i ma e godiamoci questo successo, dimentichiamo la classifica, i punti gettati alle ortiche, la collera, i dolori e il fegato a pezzi, perché essere tifosi è questo: passione senza fine.