Il filo teso di Cosimo Mazzini; un crescendo di tensione


Una villa disabitata per anni, strane scritte sulle pareti, disegni e vecchie fotografie, un vicino di casa ambiguo e un nuovo inquilino che sconvolge i già fragili equilibri. È in questa atmosfera misteriosa che si svolge l’avvincente thriller psicologico di Cosimo Mazzini, “Il filo teso”. Una trama originale, ambientazioni ben descritte e personaggi perfettamente costruiti, ai quali ci si affeziona fin da subito. Ci si sente quasi parte della famiglia Geri, composta da Paolo, Sara e dai i loro figli, Niccolò ed Ester, i quali decidono di trasferirsi a Setriano, un borgo lontano della città, nella villa che il padre di Sara, Luciano, ha acquistato e sistemato per loro e che comprende tre appartamenti. Uno appartiene a lui e sua moglie Rita e l’altro, comunicante con quello dei Geri, è da affittare. La casa si trova in una zona piuttosto isolata, gli unici vicini sono gli anziani coniugi Ansaldi, Giorgio e Caterina, che vivono nella casa colonica a fianco con i loro cani, Alaide e Pandemonio. Con quest’ultimo, in particolare, Niccolò sente fin da subito un forte legame, esattamente come quello che il piccolo Pietro, figlio dei precedenti proprietari della villa aveva con Salasso, il cane da guardia che Giorgio possedeva da bambino. Non è facile per nessuno di loro ambientarsi, soprattutto per Niccolò che, da ragazzino sensibile qual è, avverte subito strane sensazioni, che peggiorano quando il padre Paolo inizia a cambiare comportamento, diventando sempre più ombroso e paranoico. Sarà a causa delle strane frasi dette da Giorgio il quale, con fare scostante, gli mette in testa martellanti domande, oppure per via dei disegni e delle fotografie trovate nella vecchia cassapanca della rimessa che ritraggono i precedenti proprietari i quali si scoprirà essere stati assassinati, o forse la causa potrebbe essere il bello e solare Karl, il nuovo inquilino dell’appartamento a fianco che appena arrivato cattura l’attenzione di Sara e dei bambini. Fatti macabri che, in un crescendo di tensione, si intrecciano a suggestioni, false piste, gelosie e colpi di scena in una storia che tiene il lettore incollato alle pagine. I personaggi sono descritti in modo magistrale, soprattutto a livello psicologico. Si possono avvertire le loro emozioni e ci si immedesima in quello che stanno vivendo. I due bambini, in particolare, sono molto credibili sia nella loro psiche sia negli atteggiamenti, sembra di averli davanti agli occhi. È tutto estremamente realistico, per questo fa paura. Mazzini, dosando il ritmo della narrazione, da rilassato all’inizio per velocizzarsi nella seconda parte, è riuscito a creare la giusta suspense che non fa mai calare l’attenzione, poiché da un momento all’altro ci si aspetta che accada qualcosa.

Titolo: Il filo teso
Autore: Cosimo Mazzini
Casa Editrice: Bookabook
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 391
Prezzo: 18,00 €

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Fonte:
Francesco Lavorino
Addetto Stampa Il Taccuino Ufficio Stampa