Adesso Pablito vola


Un altro piccolo grande uomo va via. In punta di piedi questa volta abbandona il campo un altro campione. Il goleador dei Mondiali di Spagna ’82 passa a miglior vita. Paolo Rossi, classe ’56, un fuoriclasse d’altri tempi, garbato e silenzioso, è stato il simbolo del calcio italiano nel mondo ed un mito per tutti gli italiani. I suoi gol in Spagna, 6 in totale che lo portarono ad essere il miglior marcatore di quell’edizione della Fifa World Cup con il nome di Pablito, che valsero alla nazionale italiana l’accesso alla finale di quel torneo, rimarranno indelebili nel ricordo di tutti gli appassionati di calcio, in special modo la tripletta al temibile Brasile. Grazie al tempismo ed alla rapidità di esecuzione del ragazzo di Prato, l’Italia di Bearzot riuscì nell’impresa: vincere il Mondiale. Un Mondiale importante, un trofeo che diede la stura all’avvento nel nostro paese dei più grandi e spettacolari nomi del calcio mondiale. Dopo quell’evento il campionato italiano visse un lungo periodo d’oro. Giocare in Italia divenne molto ambito, le squadre italiane in quegli anni si riempirono di stelle da Platini a Boniek, da Zico a Falcao, ma poi arrivarono anche Rummenigge e Socrates ed ancora tanti altri. In ogni club c’era almeno un campione di quel memorabile mondiale. Tutti fieri ed orgogliosi di venire a confrontarsi in Italia dove c’erano i migliori giocatori: i campioni del mondo. Proprio così perché se è vero che anche successivamente, nel 2006, l’Italia è riuscita ad imporsi e a conquistare la sua quarta coppa mondiale, quelli dell’82 rimangono nella mente di ognuno come “i Mondiali”, vuoi perché eravamo tutti un po’più giovani, vuoi perché era la prima volta che l’Italia dopo tanto tempo, dal 1938, tornava ad essere grande sul palcoscenico mondiale, vuoi perché Paolo Rossi era un ragazzo come noi.
Certo è che lassù si sta allestendo proprio una squadra coi fiocchi, un attacco da paura, sbalorditivo, fatto di fantasia e velocità mai visto prima.