Un Napoli a corrente alternata


Una partita buona e l’altra no. E’ questa la cadenza che il Napoli ci sta proponendo. Tra campionato ed Europa League gli azzurri hanno alternato vittorie a sconfitte, provocando più di qualche interrogativo sulla reale concentrazione ed approccio alla gara.
La squadra azzurra domenica scorsa, a meno di 3 giorni dalla vittoria contro la Real Sociedad in coppa, al San Paolo contro il Sassuolo, un avversario forte e deciso, gioca male e con errori inconsueti sottoporta. Sono 14 i calci d’angolo non sfruttati, sebbene in area ci siano i giganti come KK, Manolas, Bakayoko, Osimhen e Petagna e non più i piccolini. La troppa confusione in campo e le troppe occasioni sprecate, per fretta e poca lucidità, fanno realizzare l’impresa alla squadra di De Zerbi che prima con un rigore di Locatelli e poi nel finale in contropiede con Maxime Lopez portano a casa i tre punti.
Nel match di E. L. di giovedì passato contro il Rijeka, il Napoli invece è riuscito a portare a casa una vittoria, assieme anche a tanta rabbia per la prestazione deludente dei primi cinquanta minuti, dove gli azzurri sono andati sotto di un gol. Ringhio, durante l’intervallo, striglia i suoi ragazzi riconoscendo la brutta prova e battendo sul tasto della mentalità: “ Perché puoi preparare la tattica e la strategia migliore per una partita, ma se poi non scendi in campo con la testa giusta allora sono guai”, dirà nel dopopartita.
La prima frazione di gioco è apparsa preoccupante: gli azzurri si sono presentati senza idee e improduttivi, visibilmente in sofferenza al cospetto di una squadra nettamente inferiore sia per qualità che per esperienza. Se il Rijeka avesse vinto, nessuno avrebbe avuto da ridire e se il Napoli non avesse conquistato la vittoria sarebbe stata una gara da dimenticare. In realtà, di fatto, si è vinto con un primo gol casuale e con una successiva autorete sfortunata di un avversario. Davvero sconcertante per una squadra che, almeno in teoria, ha la rosa e l’ambizione per arrivare fino in fondo in tutte le competizioni che la vedono impegnata.
Restano molti gli interrogativi che il tecnico Gattuso deve risolvere quanto prima a cominciare dall’incontro di oggi al Dall’Ara tra Bologna e Napoli.
Stasera, nell’incontro delle 18,00, dovrebbero vedersi moduli speculari. Gattuso avrà praticamente quasi tutti gli effettivi a disposizione, con Lorenzo Insigne al rientro dopo un intoppo fisico; e proprio il capitano dovrebbe essere titolare con Lozano e Mertens alle spalle di Osimhen nel 4-2-3-1. In mediana la coppia di fisico e tecnica con Bakayoko e Ruiz e in difesa la linea a quattro con Di Lorenzo, Koulibaly, Manolas e Hysaj davanti a Ospina.
Dall’altro lato del campo il Bologna di Mihajlovic, con otto infortunati, propone il suo 4-2-3-1 che con baricentro e pressing alto può mettere in difficoltà l’avversario.
Questa volta il Napoli deve affinare i meccanismi giusti, presentarsi arrabbiato e pronto, con la determinazione necessaria per fronteggiare le insidie e con la voglia di fare bene per lasciarsi alle spalle, definitivamente, la prestazione così e così di Fiume.