Un paese pazzo (buon Natale!)


Tra pochi giorni è Natale. Anzi solo due per la precisione.
Ma la partita a scacchi tra il governo italiano e quello europeo non si placa e il buon Conte è costretto a fare una mezza marcia indietro pur di scongiurare una procedura di infrazione.
La manovra di bilancio diventa così un pericoloso ordigno che rischia d’esplodere nelle mani del governo.
Oggi, infatti, c’è stata bagarre al parlamento per la manovra finanziaria con le opposizioni e il capogruppo del Pd Andrea Marcucci ha annunciato che i dem faranno ricorso alla Corte Costituzionale “affinché si pronunci sulla enormità che si sono compiute sotto i nostri occhi e sotto quelli del Paese da parte di questo governo violento che se ne frega dei diritti del Parlamento“.
Una giornata convulsa, culminata con gli spintoni tra Simona Malpezzi (Pd) e Laura Bottici (M5s).
Matteo Renzi, ha accusato Lega e Movimento 5 Stelle di avere truffato gli italiani sentenzia: “la manovra del popolo è diventata la retromarcia dei populisti”.
Al grido di “buffoni, buffoni”, le opposizioni, Dem e FI in testa, chiedono a gran voce di poter leggere un testo, finalmente definitivo, della manovra.
E nonostante il marasma più totale per le questioni interne al paese, la povera Boldrini non trova di meglio che attaccare Salvini sui migranti. Non sapendo a quale santo votarsi, cita il Vangelo e lancia anatemi.
Sostiene che tra pochi giorni é Natale e che, nonostante ciò, Salvini ha chiuso la porta ad altri 300 migranti.
Insomma tutti contro tutti, ognuno col suo piccolo orticello da difendere, e chi se ne frega se la barca rischia di affondare. Altro che Natale!
Già, tra pochi giorni é Natale: facciamoci gli auguri.
Ne abbiamo davvero bisogno perché se non si rema tutti nella stessa direzione, se non si recupera un po’ di saggezza da parte delle opposizioni, sui barconi ci finiremo anche noi.