Finanziaria, un mistero tutto italiano


Siamo giunti al 22 dicembre e dopo mesi di discussioni e attriti tra le forze politiche, siamo quasi in drittura di arrivo per il varo della Manovra Finanziaria per l’anno 2019.
Quest’anno la legge di bilancio è assurta ancor più agli onori della cronaca perché spesso se ne è parlato in televisione e sui giornali, dando risalto soprattutto agli attriti che ha provocato con le minacciate bocciature da parte della UE.
Dal 1978 la Manovra rappresenta la linea guida dello stato italiano per le decisioni in termini di spesa e di raccolta, e quest’anno ai più è sembrata un tantino sbilanciata dal lato della spesa, anche in virtù delle tante promesse fatte prima delle elezioni.
Non è nostro interesse valutare se tali scelte siano state o potranno essere sbagliate, ma in attesa che la legge sia approvata in via definitiva vediamo alcuni dei punti cardine alla base della stessa e che risvolti possono avere per le famiglie italiane, anche in virtù dei tagli dell’ultima ora con il maxiemendamento resosi necessario all’indomani della minacciata bocciatura in settimana da parte della UE.
Reddito di cittadinanza: il fondo per tale misura è stato tagliato di circa 1,9 miliardi nel 2019 con tagli nei successivi due anni e slitterà probabilmente a partire dal mese di aprile.
Riforma delle pensioni: si è registrato un taglio per la quota 100 e pertanto la disponibilità scenderà d 6,7 miliardi a 4 miliardi per il 2019.
Pensioni d’oro: Per reperire ulteriori risorse con un provvedimento lampo si è inserito, per le pensioni superiori a 100.000,00 euro un taglio del 40 % e non più del 15%.
Aumento Iva: Nel caso in cui i programmati riscontri in termini di deficit e di crescita economica non dovessero essere rispettati, è stata inserita una clausola di salvaguardia in termini di aliquote iva che prevede nel 2020 l’aumento dell’aliquota ordinaria dal 22 al 25,2% ed addirittura al 26,5% nel 2021, mentre l’aliquota ridotta, tanto per intenderci quella di pane, pasta e carne salirà dal 10% al 13% nel 2020. Uno scenario a dir poco inquietante a soli 365 giorni.
Seggiolini antiabbandono: alla luce delle drammatiche conseguenze derivanti dal dimenticare i neonati in auto, è stata varata anche per quest’anno una misura di agevolazione per l’acquisto di particolari seggiolini dotati di dispositivo antiabbandono . Lo stanziamento previsto è di 1 milione di euro per il 2019 ed 1 milione per il 2020.
Saldo e stralcio per le cartelle esattoriali : Le cartelle esattoriali comprese tra il 2000 ed il 2017 saranno oggetto di un maxi condono con aliquote variabili di pagamento a saldo e stralcio, in relazione all’isee del titolare del debito. Ovviamente quanto più sarà basso il valore dell’Isee tanto più sarà alta la percentuale di abbattimento forfettario del debito.
Detrazione per ristrutturazioni edilizie: Resta confermata per il 2019 la detrazione al 50% da ripartire in 10 anni per i lavori di ristrutturazione effettuati sugli immobili abitativi.
Buche a Roma: si prevede l’intervento dell’esercito oltre che una disponibilità di spesa di 75 milioni di euro per il 2019, per limitare il fenomeno che così tanto, anche a livello mediatico, sta impattando sulla nostra capitale.
Flat tax: è uno dei capisaldi della politica di questo governo che vuole fortemente questa misura. E’ previsto infatti , che dal 2019 i soggetti titolari di partita iva con un volume di ricavi inferiore a 65.000,00 euro per anno possano evitare di assoggettare i compensi ad iva ma soprattutto possano tassare i propri compensi con una aliquota sostitutiva pari al 15% . E’ una legge che modificherebbe sostanzialmente la tassazione di soggetti che, seppur titolari di redditi di pensione o di lavoro dipendente con soglie fino a 65.000,00 euro potranno emettere fatture fino ad un massimo di altri 65.000,00 tassando questi redditi aggiuntivi ad una aliquota forfettaria davvero ridotta, del 15%, portando in alcuni casi il risparmio anche a circa 30 punti percentuali. Il tutto accompagnato da una serie di agevolazioni e facilitazioni operative, in primis l’esonero dall’obbligo della fatturazione elettronica.
Detrazioni irpef: E’ allo studio il taglio delle detrazioni irpef su spese mediche, interessi per il mutuo per l’acquisto dell’abitazione, spese di studio ed universitarie, assicurazioni dal 19% attuale al 17%.
Al momento il governo ha posto un veto di fiducia , per approvare la manovra entro la fine dell’anno.