Europa anno zero


I recenti avvenimenti della Catalogna hanno riportato alla memoria i tanti movimenti separatisti che nel tempo, e ancora oggi, sono attecchiti in Europa.
Tali indipendentismi, in antitesi con il moderno sentimento dell’Europa unita che, in verità, tende a perdere pezzi piuttosto che a cementarsi, si spiegano non solo per diverse ragioni storico culturali ma anche per ragioni più prosaicamente di presunta convenienza economica.
É proprio il caso della ricca Catalogna la cui popolazione, non tutta però, é stata evidentemente indotta a credere che staccandosi dallo stato centrale spagnolo, avrebbe avuto numerosi vantaggi.
Intervistando persone comuni durante la appena trascorsa settimana, talvolta si ha la sensazione che anche qui in Italia alcuni simpatizzino per il governo catalano ribelle, ora fuggiasco al pari di normali criminali.
Da un lato c’é una sorta di sentimento anarchico latente in chi sostiene che é giusto che una intera regione di uno Stato abbia facoltà di andare per la propria via, dall’altro la rivolta contro uno Stato centrale considerato oppressore fa breccia nei cuori dei più romantici.
C’é di vero che gli attuali confini politici degli stati europei si sono consolidati quasi mai spontaneamente ma spesso e volentieri a seguito di guerre e trattati politici, senza alcun rispetto alle identità culturali presenti.
Basti pensare alla italianissima Istria, oppure alla tedesca Austria sino al parossismo della assurda divisione del muro di Berlino che, per decenni, separò numerosissime famiglie berlinesi.
Ma come sarebbe l’Europa se tutti i movimenti separatisti potessero effettivamente decidere unilateralmente l’indipendenza dalla madre Patria?
Una mappa apparsa su Reddit ha provato a tracciare la geografia politica della povera Europa polverizzata in tanti staterelli restituendo un colpo d’occhio degno del tardo medio evo.
Si avrebbero ben ottanta entità nazionali differenti e, ad esempio, la Spagna si dividerebbe negli stati di Catalogna, Galizia, Castiglia, Leòn, Valencia, Murcia, Asturias, Cantabria, Paesi baschi, Rioja e Andalusia.
La stessa Italia ripiomberebbe nel caos politico ante risorgimento e solo il sud, come era un tempo per il Regno delle due Sicilie, avrebbe una estensione territoriale ragguardevole.
Una situazione insostenibile che, alla fine, non darebbe alcun vantaggio neppure dal lato economico alle regioni apparentemente più ricche.
Per non parlare del nessun peso specifico poitico e militare che qualunque di questi staterelli avrebbe sullo scacchiere mondiale.