Siniša, un leone dolcissimo


Potevamo parlare di mondiale, della prossima finale di Qatar 2022, della Francia e dell’Argentina, ma il pensiero è sempre su Siniša Mihajlović e sulla sua prematura quanto ingiusta scomparsa. La notizia diffusa venerdì 16 dicembre ha gettato tutti nello sconforto e nella rabbia. Proprio nella settimana dedicata alla raccolta delle offerte per Telethon, quando la speranza nella ricerca è più accesa la fa da padrona, arriva una spallata così forte da far perdere tutto l’ottimismo. Possibile che non ci sia nulla da fare? Che nonostante i passi avanti fatti dalla ricerca sul cancro si continui a morire e in così breve tempo? Eppure Sinisa aveva tutte le carte in regola per farcela: forza d’animo da guerriero, volontà combattiva, comprensione e coraggio familiare, mezzi economici, scelta tra le migliori cure. Invece la bestia ha vinto. Dopo una prima sconfitta è tornata e questa volta ha fatto il suo gioco. Non è bastato l’attacco messo in campo né la difesa schierata dall’ex allenatore del Bologna. La rivale, una leucemia mieloide diagnosticata nel 2019, con poche mosse è riuscita a togliere all’affetto della famiglia e di noi tutti un guerriero dolcissimo di 53 anni. Quanta tristezza e quanta impotenza di fronte a tali tragici eventi. Lo scorso mese di marzo aveva annunciato di doversi sottoporre a un nuovo ciclo di cure per contrastare la ricomparsa della malattia, ma nonostante ciò aveva continuato ad allenare fino a settembre.
L’ex calciatore e allenatore serbo ha lottato fino all’ultimo istante come un leone, come era abituato a fare in campo. Ed è proprio così che Sinisa resterà: un leone impavido.

“Mi piace la gente di Napoli. Ho una passione speciale per i napoletani, un popolo di cuore, come i serbi. Io non centro con Napoli e i napoletani, eppure li sento vicini, affini. Abbiamo la stessa attenzione per i rapporti;” disse durante un’intervista, aggiungendo: “Spero che il Napoli vinca lo scudetto”. Caro Sinisa come non volerti bene? Anche noi ti sentivamo e ti sentiamo vicino. Ora non resta che ricordarti per l’esempio che hai saputo dare con gioia e coraggio in questa vita terrena, esprimendoti ogni volta con amore e passione come fa il popolo napoletano, come hai fatto tu.

I funerali si terranno lunedì alle 11.30 alla basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Piazza Esedra (NDR: a Roma). La Figc ha disposto un minuto di silenzio prima delle gare del weekend.