Nuovo botta e risposta tra il Movimento Futura-Free Calvizzano e il sindaco Pirozzi che tornano sul destino dell’ex edificio IPAB


Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Movimenro Futura-Free Calvizzano in ordine all’ormai annosa questione dell’ex edificio IPAB, una vecchia struttura indicata come Polo culturale ma poi promessa all’Arma dei Carabinieri dall’attuale amministrazione comunale. Il Movimento Futura-Free Calvizzano non ci sta e replica a una recente diretta Facebook del Sindaco.


In relazione alla diretta fecebook del Sindaco di Calvizzano del 10/11/2022, con grande piacere prendiamo atto come Movimento Futura–FreeCalvizzano, che il Sindaco si fregia di essere amico del nostro Coordinatore, ciò nonostante dobbiamo ribadire che alle generiche e frettolose considerazioni fatte dal Sindaco, riteniamo ancora oggi valida la proposta che abbiamo fatto in merito alla ubicazione della nuova caserma dei Carabinieri.
Le argomentazioni superficiali e poco concrete fornite dal Sindaco, non giustificano la necessità di cambiare la delibera fatta dai Commissari Straordinari di realizzare nella struttura EX IPAB di Via Ritiro, un “Polo della Socialità e della Cultura”, a favore della Caserma dei Carabinieri.
Pertanto riteniamo che:
1 Non esiste alcun divieto a costruire nell’area disponibile in Via Aldo Moro, una nuova Caserma dei Carabinieri dove è prevista anche una scuola materna.
2 Il Comune può rendere disponibile la suddetta area al Ministero competente per la costruzione della nuova Caserma (cosa già avvenuta in altre realtà e recentemente in maniera similare, il Comune di Quarto ha reso disponibile un’apposita area per la costruzione dell’ASL.)
3 In merito alla improvvisata e superficiale analisi dei costi annuali fatta dal Sindaco della struttura EX IPAB voluta dai Commissari straordinari, si ravvisa la caratteristica dell’attuale Amministrazione della gestione del giorno per giorno e di non avere una visione politica. I compiti di un Comune sono quelli di fornire servizi alla cittadinanza e di programmare e pianificare lo sviluppo del paese indicando una direttrice di marcia.
La Cultura non può essere considerata come una spesa, ma come un investimento per le future generazioni.
Quindi il “Polo della socialità e della cultura” deve essere immaginato non solo come costi ma anche come ricavi affidando la gestione a cooperative di giovani oppure a privati, utilizzando tale struttura per varie iniziative sul territorio dell’aria metropolitana, prevedendo mostre, sala convegni, e anche un percorso del museo della Rivoluzione del 1799 e della Repubblica Napoletana.

Movimento Futura-FreeCalvizzano