La Nebulosa Occhio di Gatto


La Nebulosa Occhio di Gatto (conosciuta anche con i numeri di catalogo NGC 6543 e C6) è una nebulosa planetaria visibile nella costellazione boreale del Dragone.
Scoperta da William Herschel il 15 febbraio 1786, la nebulosa planetaria è stata studiata approfonditamente nel corso degli anni; è relativamente brillante, possiede una magnitudine apparente pari a 9,8 e un’alta luminosità superficiale, sebbene le sue dimensioni apparenti siano piuttosto ridotte.
Strutturalmente è una tra le più complesse nebulose attualmente conosciute: le immagini ad alta definizione fornite dal telescopio spaziale Hubble hanno infatti rivelato ampi getti di materia e numerose strutture a forma di arco. Recenti studi hanno portato alla luce alcuni misteri riguardanti l’intricata struttura di questa nebulosa, che potrebbe essere in parte causata dalle emissioni di materia provenienti da una stella binaria situata nella regione centrale. Non ci sono però ancora evidenze empiriche che attestino ciò. Altro mistero tuttora senza spiegazione sono le grandi discrepanze tra le quantità degli elementi chimici ottenute tramite l’utilizzo di diversi sistemi di misurazione.
La parte centrale della nebulosa, più piccola e luminosa, ha un diametro di 20 secondi d’arco, mentre l’alone più esterno, formato dalla materia espulsa dalla stella centrale nella sua fase di gigante rossa, si estende per ben 386 secondi d’arco.
Un vasto ma debole alone di materia gassosa dal diametro di circa 3 anni luce circonda la nebulosa; secondo alcuni studi si tratterebbe di materia espulsa dalla stella durante fasi di attività antecedenti alla formazione della nebulosa planetaria.
Nonostante la mole di studi effettuati, molte cose riguardo alla Nebulosa Occhio di Gatto sono ancora oggetto di studi e controversie. I cerchi che circondano la nebulosa centrale ad esempio sembrano emessi a distanza di alcune centinaia di anni, una scala temporale difficile da spiegare, dato che generalmente le pulsazioni termiche che di solito genera una nebulosa planetaria avvengono ad intervalli di decine di anni o al massimo un centinaio, mentre le piccole pulsazioni superficiali a distanza di anni o decine di anni. Non si è ancora riusciti a trovare una spiegazione del perché questa nebulosa presenti tempistiche così dilatate.