Pasquale Apicella…. PRESENTE!


Venerdì scorso si è tenuto a Napoli, in una blindatissima cerimonia a causa del Coronavirus, il funerale dell’Agente Scelto della Polizia di Stato Pasquale Apicella.

Lino, 37 anni appena compiuti, intervenendo a seguito del furto perpetrato da quattro malviventi in una banca, aveva perso la vita nel vano tentativo di fermare l’auto condotta dai ladri.

I malviventi, quattro ROM provenienti dall’area di Giugliano in Campania, un vero e proprio bubbone di cui nessuna istituzione si vuol fare carico di eliminare, erano a bordo di una potente e, a quanto sembra dalle prime ricostruzioni, rinforzata Audi A4 mentre il povero Apicella sull’auto di servizio, una Seat praticamente di serie.

Nel violentissimo impatto che ne è scaturito Pasquale restava ucciso mentre il collega, fortunatamente, rimaneva solo ferito.

La cerimonia funebre, iniziata alle ore 11, si è svolta nella chiesa evangelica di Secondigliano in forma ristrettissima, appena una quindicina di persone, in pratica i familiari più stretti e le Autorità come il Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il Questore di Napoli Alessandro Giuliano, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca e il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Anche all’esterno della chiesa pochissimi gli ammessi. Oltre ai componenti del picchetto, vi erano solo i Gonfaloni di regione, provincia e comune nonché il Labaro dell’Associazione della Polizia di Stato e, come noi di WeeklyMagazine, i rappresentanti della stampa e dei servizi giornalistici TV.

Ma, nonostante le restrizioni dovute alle ragioni sanitarie inerenti il Coronavirus, tanti cittadini hanno comunque voluto salutare Lino, un passato da paracadutista militare e persona stimatissima anche nella più recente veste professionale di poliziotto, attendendo pazientemente il feretro lungo il percorso del carro funebre.

Una cornice di tanta gente comune, silenziosa, ordinata e rispettosa del distanziamento tra le persone, che ha sottolineato con forti applausi il passaggio dei resti del povero Lino. Tra loro, i baschi amaranto dei paracadutisti sportivi di Napoli. Pasquale, infatti, era stato paracadutista prima di entrare in servizio in Polizia.

Nel corso della cerimonia religiosa, trasmessa in diretta Facebook a cura della Polizia di Stato, alcuni interventi hanno sottolineato il coraggio e l’abnegazione di chi, come Pasquale Apicella, compie quotidianamente il proprio dovere nonostante i gravi rischi a cui si espone.

Il Questore: “Ho ascoltato le parole delle persone che gli hanno voluto bene e ho saputo ad esempio di quanto fosse disponibile verso tutti, del suo passato di atleta e di quanto tenesse alla divisa di poliziotto. Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. Questa frase attribuita a Giovanni Falcone Lino se la era fatta scrivere sulla pelle tanta era la sua passione per i nostri valori”.

Straziante l’immagine della vedeva, la Signora Giuliana Ghidotti, teneramente abbracciata al feretro portato poi in spalla dai colleghi del povero Lino tra l’urlo delle sirene dei mezzi presenti sul piazzale antistante la chiesa.

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Nota del direttore:
Si ringrazia l’Uffico Stampa della Polizia di Stato.