MotoGP in perenne attesa


Il Coronavirus ha bloccato anche le gare della F1 e del MotoGp.
Al momento più che parlare di ripresa si discute dei circuiti che negano l’autorizzazione alla ripresa.
In effetti gareggiare in un circuito con una cornice di 200.000,00 spettatori rappresenterebbe un rischio enorme dalle conseguenze probabilmente drammatiche ed incalcolabili in termini di ricaduta sui contagi.
Intanto per le moto arriva una prima decisione, a causa della stagione cortissima nel 2020, gli sviluppi delle due ruote saranno congelati nel 2021. Non potranno essere effettuati miglioramenti alla fine di questa annata
C’è una timida ipotesi, quella di far correre solo le gare nel continente europeo dopo l’estate, ma ogni e qualsivoglia ipotesi deve trovare conferma.
Di sicuro saranno limitati gli accessi ai paddock, sia in termini di tecnici, ma anche in termini di ospiti, hospitality e sponsor. Anche i media vedranno limitate le possibilità di accesso con precedenza a coloro i quali detengono i diritti televisivi, il tutto verso una limitazione dell’informazione del dialogo con i piloti, al fine di ridurre i rischi del contagio.
Intanto a inizio Aprile, nonostante sia stata accettata la tesi della difesa di Andrea Iannone che fondava su una assunzione involontaria dello steroide anabolizzante, (dovuta ad una contaminazione alimentare, infatti la sostanza incriminata dopante, il Drostanolone, era contenuta all’interno della carne mangiata dal pilota), il tutto verificato a seguito di un controllo effettuato il 03 novembre a Sepang in occasione del Gran Premio della Malesia, la Federazione ha squalificato il pilota della Aprilia fino al giugno 2021. Pena mite rispetto ai 4 anni di squalifica temuti inizialmente. Ovviamente ci sarà il ricorso in appello al TAS.
Infine dopo l’annuncio della contrattualizzazione di Quartararo in Yamaha per la stagione 2021, si chiudono le speranze di veder correre Valentino Rossi, il prossimo anno sulla due ruote giapponese e forse, a meno di sorprese dell’ultima ora, anche sui circuiti della MotoGp. Sembra però che il “Dottore” stia accarezzando l’idea di correre con il team satellite della Petronas.
La voglia di continuare è più forte dell’anagrafe?
Vedremo.