Calcio – Torna al San Paolo il Comandante


Stasera torna allo Stadio San Paolo il Comandnte Sarri, ma questa volta sulla panchina del nemico storico della squadra partenopea.

Da quando Sarri ha scelto di essere l’allenatore della Juventus, Napoli ha disconosciuto il suo mito, identificandolo come primo traditore del “Sarrismo” e come tale stasera si presenterà a Fuorigrotta. Vero è che un professionista può anche passare dal Napoli alla Juve, transitando per il Chelsea, però Mr. Sarri aveva illustrato un’altra storia.

Il sunday night Napoli-Juve, da sempre percepito come un appuntamento clou della stagione, per l’antagonismo vivido sussistente tra le due compagini, questa sera si presenta con un quidin più. La particolarità risiede tutta nel rapporto forte e viscerale che c’è stato tra l’allenatore toscano, nato a Bagnoli, e la città di Napoli. Un rapporto che dopo tre anni si è spezzato bruscamente per la decisione presa dal tecnico. Scelta ingiustificabile per la città, anche per quella parte meno tifosa, che non è disposta a comprendere e perdonare una simile contraddizione.

D’altra parte come si fa a rimanere indifferenti difronte ad un simile voltafaccia? Sarri voleva conquistare il palazzo con i suoi prodi azzurri, con un’azione rivoluzionare ed invece è finito per entrare nel palazzo dalla porta principale percorrendo un tappeto bianconero.

Quale sarà l’accoglienza del pubblico nell’arena? Quale reazione avrà lo stadio alla sua vista? Ma è il caso di chiedersi anche quali pensieri affolleranno la mente ed il cuore dell’ex allenatore azzurro?

Diverse sono le possibilità: stasera il San Paolo potrebbe reagire con una salva di fischi per rabbia e risentimento, oppure potrebbe immergersi in un silenzio assordante per indifferenza e distacco, oppure ancora, ma è un’eventualità residuale, potrebbe tributargli un applauso per quanto di bello ed importante realizzato a Napoli. Tutto dipenderà dal sentimento che riuscirà a prevalere tra astio e gratitudine.

A parte questa appendice, il posticipo domenicale Napoli-Juventus rimane una sfida di cartello. Per questo match è impennata la vendita dei biglietti ed è previsto sicuramente il record di presenze al San Paolo, più che nella partita contro il Liverpool di Klopp. Oggi però, purtroppo, non siamo difronte alla solita sfida tra le prime della classe, a cui ci avevano abituato negli ultimi anni. La Juventus viene in trasferta a Napoli consapevole delle proprie capacità, con una rosa in grado di sopperire alle emergenze e forte dei 27 punti di differenza tra le due squadre. La squadra partenopea invece, attualmente, si trova nell’inconsueta parte destra della classifica, cercando disperatamente di uscire da un perdurante stato di crisi, a cui ha dato un po’ di ossigeno la vittoria in Coppa Italia ai danni della Lazio. Crisi che ha portato all’avvicendamento in panchina di Gattuso, il ruspante, ad Ancelotti, il titolato, ed il ritorno ai vecchi schemi di gioco. Inoltre il Napoli dovrà ancora fare a meno di Mertens e Koulibaly con la sola possibilità di recuperare Maksimovic.

Sarà dura, anzi durissima cercare di recuperare e salvare questo campionato e sarà necessario il contributo di tutti, anche il prezioso tifo organizzato che, dopo lo sciopero, ha deciso di tornare allo stadio a sostenere la squadra perché, sebbene riconoscenti per il passato, ora conta solo il presente.