Nasce a Napoli la chitarra con la tavola in seta


Napoli è una delle capitali mondiali della musica nonché della liuteria ossia di quell’attività baricentrica tra l’arte, la scienza, la tecnica, e l’ebanisteria di pregio, che consente di creare meravigliosi strumenti come le chitarre classiche.
Anzi si può ben dire che proprio nella città partenopea e nei suoi immediati circondari, si trovano liutai tra i migliori che oggi il mercato nazionale e internazionale può offrire.
È il caso del Maestro liutaio Roberto Sansone, con laboratorio atelier nel napoletanissimo quartiere di Barra, che sperimenta da anni tecniche e materiali nuovi allo scopo di coniugare innovazione e tradizione nel tentativo di creare chitarre perfette per le moderne esigenze di concertisti, esecutori e studenti.
La liuteria Sansone è dal 1974 al servizio di importanti artisti del mondo della musica ed ha raggiunto, nella costruzione e nel restauro degli strumenti musicali, una consolidata esperienza. La produzione, pur rimanendo legata alle audizioni artigianali, si avvale infatti di innovative tecniche costruttive sperimentate con successo nel corso della quarantennale attività.
Proprio in virtù di questa continua ricerca, oggi pomeriggio Roberto Sansone ha presentato in Caserta, presso l’Associazione Musicale “Leopoldo Mugnone”, le sue ultime creazioni.
In particolare, oltre a una chitarra costruita con materiali tradizionali e un secondo strumento dotato di un interessante sistema midi, viva attenzione ha destato nella folta platea di invitati convenuti, tra cui Maestri e Concertisti, una nuova linea di chitarre classiche col top realizzato in un sandwich di strati di seta, con inframmezzati strati di rinforzo costituiti da altri materiali naturali compositi a nido d’ape, incollati insieme con specifiche bio-resine.
Si tratta, come ha spiegato lo stesso liutaio, del punto di arrivo di un’eperienza di oltre vent’anni che negli ultimi tempi ha virato, approfittando della competenza tecnica di Luca Alessandrini tecnico esperto di compositi alternativi nelle applicazioni acustiche, dalla iniziale sperimentazione delle tavole in fibre di carbonio alle odierne tavole in fibre di seta naturale.
Lo strumento, che gode di manico avvitato alla cassa per consentire la regolazione “fine” dell’angolo formato tra questi due elementi, è dotata anche di foro monitor sulla fascia superiore che permette all’esecutore un ascolto migliore e quindi un maggiore controllo della propria performance.
La chitarra, provata per un paio d’ore da bravissimi musicisti presenti, alcuni davvero giovani, ha mostrato una timbrica calda (nonostante montasse una muta di corde in carbonio) e notevoli doti di volume, reattività, dinamica e proiezione di suono, doti certamente desiderabili in un moderno strumento da concerto e per chi suona con grande fisicità.
Sono caratteristiche certamente dovute alla bassa inerzia del top, ossia alla pronta risposta dell’innovativa tavola armonica in seta che inoltre, al pari d’un abito sartoriale, consente una grande varietà espressiva anche sul piano meramente estetico rispetto al canonico aspetto dell’abete o del cedro.
Lo strumento oggi esibito in pre-lancio era, in pratica, un prototipo di pre-produzione. La innovativa chitarra sarà ufficialmente presentata a breve nelle mostre di liuteria più importanti in previsione delle quali saranno realizzati ulteriori strumenti con le rifiniture estetiche definitive.