Sindaci con voglia di parlamento


È partita da lontano la campagna elettorale di Luigi De Magistris e di Leoluca Orlando.
E già, perché entrambi pare stiano preparandosi il terreno per una eventuale loro candidatura parlamentare col primo, De Magistris, che si definisce l’anti Salvini, addirittura con velleità di fondare un partito, e il secondo, Orlando, classe 1947, vecchio democristiano di sinistra con un lungo passato politico e, a quanto pare, amico di Mattarella.
Ed entrambi cavalcano il tema dell’immigrazione e dell’accoglienza e intendono proporsi come la vera (e a loro dire unica) alternativa anti Salvini.
E lo fanno addirittura minacciando di non applicare il “Decreto Sicurezza” che essendo legge dello Stato, non possono invece disconoscere.
Logico, quindi, e anche dovuto, che all’anagrafre del Comune di Palermo siano arrivati gli agenti della DIGOS. I poliziotti avrebbero chiesto alcune informazioni sulle procedure che riguardano le istanze dei richiedenti asilo e verificare se le procedure di legge per il rilascio di documenti agli immigrati fossero rispettate.
Insomma un polverone, soprattutto mediatico, di chi cerca di sfruttare la popolarità mediatica di Salvini, al solo scopo di racimolare un po’ di consenso.
Ma come si può disconoscere che i numeri inerenti l’immigrazione, e, cosa ben più importate, il numero di morti annegati, sono andati scemando proprio per il maggiore nerbo che Salvini ha imposto?
I dati di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, fotografano infatti il crollo degli ingressi illegali dell’Ue nel 2018: diminuiscono dell’80% le partenze dei migranti verso l’Italia, e la rotta verso la Spagna diventa la più utilizzata per raggiungere l’Europa.
Calderoli, Vicepresidente al Senato, ha ribadito che “Per anni la sinistra al Governo ci ripeteva che fermare l’immigrazione clandestina che arrivava con i barconi, con annessi morti annegati nel Mediterraneo, era impossibile e che dovevamo per forza prenderci gli immigrati, i dati forniti oggi dall’agenzia europea Frontex confermano che si poteva fermare l’immigrazione clandestina, che era possibile riuscirci, bastava volerlo”.
Dunque sembra oggettivamente assurdo criticare Salvini quando i dati statistici gli danno ragione.
Sarebbe bene, quindi, che De Magistris e Orlando pensassero a quante vite sono state risparmiate in questo modo piuttosto che cercare affannosamente una (improbabile) identità politica speculando sul tema dei migranti.
Perché, forse non é ancora chiaro, meno viaggi della disperazione significa anche (e soprattutto) meno morti annegati.