Moto 2: Follia Fenati


Questa settimana, prima di analizzare la gara della motoGp, l’attenzione deve essere indirizzata a quanto accaduto in Moto2, campionato in cui tanto bene stanno facendo i piloti italiani e , purtroppo, tanto male ha fatto Romano Fenati. Prima di ogni considerazione va sottolineato che il circuito di Misano Adriatico è stato dedicato, dopo la sua tragica scomparsa in gara, a Marco Simoncelli.
Domenica abbiamo assistito ad una scena che mai avremmo voluto vedere, in quanto dopo numerose scaramucce intercorse tra Manzi e Fenati , eppure erano solo 16.mo e 17.mo in gara, il secondo colto da un raptus? di follia o forse mettendo in esecuzione un gesto premeditato nei giri precedenti, ha affiancato sulla destra Manzi in rettilineo e a 220 Kmh gli ha tirato la leva del freno anteriore. Un gesto assurdo che poteva avere conseguenze tragiche, in quanto “pinzando” a quella velocità il freno anteriore con una pressione un po’ più forte, Manzi sarebbe stato sbalzato dalla moto con il rischio aggiuntivo di venire travolto dai piloti che seguivano.
La direzione gara accortasi dell’episodio, ha in prima istanza esposto la “black flag” per Romano Fenati, ovvero ha decretato la sua espulsione dalla gara, e alla fine della stessa, gli ha comminato due giornate di squalifica.
Nei giorni successivi, forse anche a causa della rivolta mediatica sui social, prima la Marinelli Snipers Racing Team, ovvero la scuderia per la quale gareggia, ha rescisso il contratto, poi la MV Agusta, team per il quale avrebbe dovuto gareggiare nel 2019, a voce del suo amministratore delegato, ha dichiarato di non aver piacere che un pilota autore di un simile gesto potesse correre con i propri colori, ed infine la FMI ha deciso di ritirargli la licenza sportiva per violazione dell’articolo 1.2 del Regolamento di Giustizia.
Fenati del resto non è nuovo a “prodezze” di questo tipo, si pensi solo a quanto avvenuto nel warm up del Gran Premio di Argentina nel 2015 , allorquando dopo un diverbio con il pilota finlandese Niklas Ajo, l’ascolano rifilò un calcio all’avversario. Poco dopo quando i piloti si fermarono per provare la partenza, Fenati attaccò di nuovo Ajo colpendolo al busto e spegnendogli la moto, cosa questa che costrinse il finlandese a partire a spinta. A Fenati furono comminati 3 punti di penalizzazione.
Ed ancora non va dimenticato che a causa del suo comportamento fu cacciato nel 2016 dal team Sky VR46 (di Valentino Rossi) con il mondiale ancora in corso.
In moto2 continua la cavalcata solitaria di Francesco Bagnaia dello Sky Racing Team VR46 che ha allungato ad 8 punti il vantaggio su Oliveira.
In Moto 3 Bezzecchi e Di Giannantonio seguono in classifica rispettivamente ad 8 e 29 punti lo spagnolo Jorge Martin.
Passiamo alla gara in Motogp, dove uno straordinario ed imperioso Andrea Dovizioso ha stradominato, portandosi al secondo posto in classifica iridata con 3 punti di vantaggio su Valentino Rossi ma pur sempre a 67 punti da Marc Marquez, che dall’alto del suo primato amministra saggiamente il vantaggio che gara dopo gara aumenta sempre sul secondo in classifica, quando oramai mancano solo 6 gare al termine del motomondiale.
In partenza Lorenzo mantiene la sua posizione tallonato da Miller e Marquez e Dovizioso quarto. A metà del primo giro il pilota italiano approfittando della potenza del suo desmosedici è già alle spalle del compagno di squadra per non farlo scappare. Al secondo giro , Dovi con 1’33’’339 fa il giro più veloce ed è in scia di Lorenzo. Al quinto giro il forlivese supera il maiorchino e si porta in testa alla gara e chiude il giro con 1’33’’224 fissando di nuovo il giro più veloce. A 17 giri dalla fine Rossi è desolatamente 8.vo, con una Yamaha davvero poco performante, quasi a sconfessare quanto di buono sembrava trasparire dai testi di due settimane fa e dalle prove libere di questi giorni .
A 12 giri dalla fine inizia un entusiasmante duello tra Lorenzo e Marquez per la seconda posizione , il campione del mondo passa l’avversario ma il maiorchino non ci sta ed inizia un botta e risposta davvero adrenalinico il tutto a vantaggio di Dovizioso che allunga.
A 2 giri dalla fine sembra concretizzarsi l’ipotesi della doppietta Ducati a conferma di un periodo di grazia per la casa italiana, ma Lorenzo in curva non riesce a controllare l’anteriore e scivola fuori pista abbandonando ogni velleità per il mondiale in modo definitivo. A beneficiarne è innanzitutto Dovizioso che si era visto recuperare quasi un secondo negli ultimi due giri dai due inseguitori, ed in un amen recupera 3 decimi a Marquez, forse distratto eccessivamente dalla caduta di Lorenzo. Bellissima la scena, per i nostri colori a Misano , in cui Dovizioso in uscita dall’ultima curva si gira per controllare le spalle e immettersi nel rettilineo finale in un tripudio di bandiere rosse. Secondo Marquez e solo settimo ed ottavo Rossi e Vinales a bordo di una moto che sembra immersa in un fango che la rallenta.
Dovi si concede un giro trionfale con la bandiera tricolore.
Gioia immensa per Lucio Cecchinello team manager della HCR Honda per il terzo posto davvero inaspettato di Cal Crutchlow anche se solo grazie alla caduta di Lorenzo.