MotoGP: Il ruggito di Lorenzo


Solo due settimane fa, ci si interrogava su quale potesse essere il ruolo di Jorge Lorenzo, in questo mondiale, visto il totale anonimato in cui era vissuto fino a quel momento e gli attriti vissuti con Dovizioso ed il team Ducati , fino all’addio annunciato e poi confermato con la sottoscrizione del contratto per i prossimi due anni con il team Honda , per l’affiancamento con Marquez.
E da allora non ce ne è stato più per nessuno , due gare due vittorie per il maiorchino, a confermare quanto sia importante l’aspetto mentale per poter vincere in gare sempre più difficili e combattute.
La gara n. 7 va in scena a Barcellona, le Jamaha scelgono due gomme morbide , mentre Marquez opta per due hard .
In partenza Lorenzo è in pole affiancato da Marquez e solo settimo Valentino Rossi. Iannone si presenta molto aggressivo e vola in seconda posizione , riuscendo anche a sorpassare lo spagnolo, ma va lungo troppo lungo e scivola in terza posizione.
Lorenzo dopo un giro è già in prima posizione e Rossi in quarta posizione. La Ducati sembra molto competitiva e poco impressionata dalla Honda di Marquez che viene messo in una forbice dalle due rosse di Borgo Panigale .
Al quinto giro Alexis Espargaro perde il controllo della moto in curva e scivola fuori pista, la moto per inerzia prosegue nello sterrato e si ferma a pochi centimetri dal cordolo prima di rientrare in pista e carambolare su alcuni piloti che erano in corsa. Un vero colpo di fortuna , poteva essere un incidente dalle conseguenze davvero gravi. Esce di scena uno degli idoli di casa.
Al settimo giro, aleggia un po’ di preoccupazione sulla condotta di gara di Lorenzo, perché non sta risparmiando la moto ma soprattutto le gomme e i teme un cedimento delle stesse negli ultimi giri, vista la mescola più morbida rispetto alle gomme di Marquez.
All’ottavo giro Andrea Dovizioso inclinato per affrontare la curva, perde il controllo della moto e va fuori gara, perdendo tanto forse troppo terreno dal leader della classifica. Addio alle speranze di gloria? Le ultime gare, condotte in modo preoccupante dal Ducatista, lo hanno portato ad una distanza siderale , in classifica, da Marc Marquez.
La gara scivola via monotona, con non poche preoccupazioni da parte del team Ducati per la condizione delle gomme della moto di Lorenzo, ed a 5 giri dal termine ci pensa Tito Rabat , nono fino a quel momento , o meglio la sua moto, a creare un po’ di brio, infatti a seguito della rottura del motore e probabilmente della dispersione di un po’ di olio si propagano fiamme inquietanti che lambiscono le gambe del pilota e lo costringono a portare il suo bolide fuori pista , con un indiscutibile sangue freddo.
Al giro successivo Hafizh Syahrin è coinvolto in un incidente spettacolare, a causa del probabile blocco dei freni in curva, e dopo una caduta rocambolesca, si ferma a pochi centimetri dalle gomme di Iannone che sopraggiungeva .
La gara si conclude con la vittoria di Lorenzo seguito da Marquez e da un ottimo Valentino Rossi, che porta a termine , causa gomme , una eccellente gara difensiva, che gli consente di restare in scia di Marquez per la vittoria del mondiale.
Seguono Crutchlow, Pedrosa e Vinales.
Ennesima gara buttata alle ortiche da Dovizioso ed ennesima gara anonima di Vinales, che sembra ormai sparito nell’ombra del suo fenomenale e intramontabile compagno di scuderia, Valentino Rossi.