Viale del tramonto


Sembrano lontani i tempi in cui si coniugavano a forza al femminile termini che, in verità, non sono di genere ma di funzione o professione come presidente, sindaco, prefetto.
Fuori dai giochi la Boldrini improvvisamente ha perso il suo appeal e, a quanto pare, neppure salirà al Colle convocata per le consultazioni politiche che partiranno da martedì 3 aprile prossimo.
Assieme a lei, restano a casa molti nomi noti della vecchia politica di sinistra come Grasso, Bersani, D’Alema, tutti afferenti a LeU (Liberi e Uguali) partitino che ha ottenuto un risicato 3% delle preferenze elettorali scorse.
Naturalmente la Boldrini e gli altri restano (purtroppo) in Parlamento ma nel gruppo misto.
Uno smacco non da poco, per quanto più che meritato, per la ex seconda e la ex terza Carica dello Stato, diretta conseguenza del loro modo di fare politica basato sulla contrapposizione piuttosto che sulla collaborazione.
Specie la Boldrini, infatti, ha speso le sue energie a combattere “storture” evidentemente assai sentite come le differenze lessicali di genere piuttosto che problemi che evidentemente si riteneva di minore importanza come la crisi occupazionale, l’immigrazione selvaggia e il consequenziale incremento della criminalità.