“Tà scolastikà” (2a puntata)


Il registeo (quasi) on line.

Personaggi:
Z = Prof.ssa oggi sicuramente cacografica, un tempo (forse ) solo disordinatissima o aspirante medico. Fun-
zione strumentale per la comunicazione a scuola.
Giudice = diventato tale per la legge del contrappasso della sua infanzia.
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29, 30, 31 agosto : la scrittura della prof.ssa Z ha di nuovo minacciato la mia integrità ! Avrei una reputazione da difendere…Dove mi presenteranno in caso di ricorsi in queste condizioni? Insomma, io sono il primo ad essere portato da un giudice del Tar per chiarire quanto un alunno sia stato sfaticato, e quanto (poveretto) non puo’ aver svolto i compiti , annunciati in geroglifici!
Insomma ,o mi salvo del tutto , presentandomi come un distinto documento ufficiale ,modesto ma dignitoso, che ricorda magari al giudice quel suo rapporto in III superiore….generandogli atavico timore reverenziale e quindi assoluzione per me e per la scuola, oppure….
Oppure……… tutto è perduto!
E cioè il giudice, in piena estate, grondante sudore perché è stato convocato d’urgenza per sinistro improvviso al suo collega impossibilitato a ritornare da Capri dove necessariamente trascorrerà la convalescenza, mi guarderà, cambierà gli occhiali più volte , credendo di indossare per errore le lenti da lontano, mentre indosserà già quelle da lettura, prenderà poi la penna per tentare di seguire, se non il filo logico, almeno il filo della scrittura, punterà la mina su quella parola……strana, bustrofedica prima ancora che indoeuropea,………no, no, quasi ideografica …….nerivica….no!…..nerinica …forse….verinica, vetrinica……no! ……nO!……NO!
Deciderà quindi di far appello alla sua memoria a lungo termine, di far ricorso alle lezioni di quando era al ginnasio, su come si traduce dal latino. Allora….come diceva quella là, la sua professoressa, ……la….la…cchione, ….la Scar-da-cchione, ecco!, la prof.ssa Scardacchione, quella di Latino e Greco, pace all’animaccia sua! Befanaccia arcigna e gibbuta , dall’olezzo di trementina : una sensazione a metà fra l’odore scientifico di un laboratorio chimico e quello dell’armadio di sua zia Loretta, la sorella della nonna. Quando è morta la zia del giudice, Loretta, ai facchini è venuta una crisi allergica di respiro perché la naftalina stava ammazzando anche loro insieme alle cimici! Oltre allo schifo di aver trovato cadaveri di varie misure e sottogeneri di insetti , stecchiti dalle manie sterilizzanti della zia….
Ma la Scardacchione…..Il sudore monterà su copioso e scenderà giu oramai a rivoli nel collo del giudice….Il flashback non potrà fargli bene . Se sopravviverà allo shock, si rivedrà un adolescente annerito a macchia di leopardo dai punti neri, in piedi, alla cattedra, mortificato davanti alla ragazzina del primo banco, mentre cercherà , disperatamente, di decifrare il commento al suo compito da parte della Scardacchione…. : quel…..prepotentemente…no, paventatamente…..o forse, si, ecco, prodigiosamente ! Si, si, doveva essere cosi’, si, prodigiosamente……,sicuramente lei era stata entusiasta della sua traduzione…..
E poi la cocente, annichilente delusione , mortificante come l’essere scoperti ad affondare le dita nel naso alla ricerca di intime soddisfazioni infantili, quando la professoressa, in tutto il suo maestoso alzarsi , imponente nella vista, prima del davanti e poi del didietro, gli rivelò, gli sussurrò a denti stretti , come una biscia che sgusci fuori dal mobile delle merendine:
“ Primitivamente ! Neanche un ramapiteco avrebbe tradotto cosi’!”
La verità sbattutagli in faccia allora , gli congelerà ancora adesso il sudore caldo e gli ricorderà tutta l’angoscia di una nuova dolorosissima mortificante rivelazione.
Il giudice dunque guarderà inorridito quei due righi scritti dalla prof.ssa Z, prenderà il tagliacarte e comincerà ad infierire nelle mie trame già stanche, poi tenterà di riapparare la lacerazione cosi’ generata, con colp…etti, colp……i, colp….acci, pesanti tonfi di quel suo martelletto, nervosamente scaricato come una trivella pneumatica, finchè con un filo di voce io non pronunci un flebile …” Parlè :mi arrendo!”
Allora , ripreso tutto il suo self-control, rassicurato da quell’esperienza catartica finalmente conclusasi positivamente per lui, riassesterà i tratti del viso stravolti dal furore precedente e pronuncerà la sua sentenza:
“ La corte non puo’ emettere alcuna sentenza per mancanza di sufficienti elementi da verificare . Pertanto si dà ragione alla più debole delle controparti: l’alunno, che non si è certamente potuto difendere adeguatamente dagli insegnamenti dei docenti del suo corso.”
Il giudice non verificherà dunque….che l’ arcaica scritta da me recata indicava proprio la. ..”verifica”degli esami di riparazione, verifica che puo’diventare di pubblico dominio solo dopo essere stata digitata, dalla solerte prof.ssa Z, sul mio rivale on line…..
Peccato che in questi giorni la linea sia inattiva e gli esami si siano già conclusi! Verifiche comprese, che , si leggerà dopo il week-end, sul registro on line :
” Nessun alunno è venuto a svolgere per una qualche forma deviata di protesta ideologica, nonostante fossero stati scritti di proprio pugno sul registro cartaceo dalla prof.ssa Z, funzione strumentale per la comunicazione a scuola”!!!
Quanto alle mie ferite sul campo di battaglia…..non mi daranno certo la pensione per una verifica mai avvenuta, per una causa mai avvenuta, per una vittoria della scuola mai avvenuta….. e per colpa mia , latore , evidentemente, del vulnus che ha generato la sconfitta!