Mondiali 2018: la Russia si avvicina


Terminati i gironi di qualificazione il quadro è quasi tutto chiaro. I mondiali di Russia 2018 prevedono la partecipazione di 32 nazionali, di cui 23 già qualificate. A parte la Russia, paese organizzatore, le altre squadre sono:
dall’Europa: Belgio, Germania, Inghilterra, Spagna, Polonia, Serbia, Islanda, Portogallo e Francia;
dal Sud-America: Brasile, Uruguay, Argentina e Colombia;
dall’Africa: Nigeria ed Egitto;
dall’Asia: Iran, Giappone, Corea del Sud e Arabia Saudita;
dal Centro-Nord-America: Messico, Costa Rica e Panama.
Le altre nove saranno definite dagli spareggi africani, da quelli intercontinentali e da quelli europei. L’ITALIA, battendo l’Albania, si è qualificata tra le otto migliori seconde classificate dei nove gruppi europei, acquisendo il diritto a giocarsi i play off e confermandosi, in base al ranking Fifa, testa di serie insieme alla Svizzera, Croazia e Danimarca. Soltanto il 17 ottobre, a seguito del sorteggio che si terrà a Zurigo alle 14.00, sapremo quale squadra sfidare tra Irlanda, Irlanda del Nord, Svezia e Grecia per strappare il biglietto con destinazione Russia.
Queste prime classificazioni hanno evidenziato un’Argentina vicinissima ad una clamorosa eliminazione che solo il fenomeno Messi, con una tripletta sull’Ecuador, è riuscito a scongiurare. L’esclusione di una grande europea quale l’Olanda ed il piazzamento come peggior seconda della Slovacchia che non le ha consentito di accedere agli spareggi. Nel gruppo Sudamericano invece si è parlato più volte di “biscotto” preparato nel match Columbia-Perù finito con una tranquilla gestione dell’1 a 1, risultato comodo per entrambe le squadre, ai danni del Cile, sconfitto dal Brasile. In Italia – Albania è andata in scena la sopravvivenza di questa nazionale. Se non si fossero portati a casa i tre punti sarebbe stato molto duro arrivare al sorteggio per i play off non da testa di serie. In questo modo invece avremo tempo e modo per risistemare la compagine e le idee. Si, perchè la Nazionale che abbiamo visto giocare lunedì 9 ottobre si è dimostrata sofferente, priva di gioco e di personalità. La mancata resa di giocatori come Immobile ed Insigne, incisivi in campionato, è sintomatica di una debole struttura che non riesce ad elaborare una valida costruzione di gioco, a prescindere dagli interpreti. Queste ultime prestazioni, che di buono hanno soltanto il risultato, anche se ottenuto con grande fatica, devono servire ad individuare e correggere i difetti per adottare un sistema che punti all’organizzazione e che che porti all’esaltazione della tecnica dei singoli. Non c’è tempo per verificare cambiamenti e rivoluzioni. Lo stesso Dino Zoff parlando della nazionale italiana dice:”Non c’è tempo per provare nuovi moduli, bisogna cercare qualcosa di semplice e soprattutto adeguare il modulo di gioco al vero valore della squadra…..poi fino al Mondiale ci sarà tempo per provare moduli nuovi.” Quindi nel rispetto dello spirito dei ruoli e delle responsabilità sarà ancora Ventura, l’allenatore, a dover dare linea e personalità a questa squadra. Ci aspettiamo la svolta, ci aspettiamo il meglio.
Cogliamo l’occasione per salutare il maestro Aldo Biscardi che non finiremo mai di ringraziare per la sua profonda passione e dedizione a tutto il calcio italiano.