Abderismo e attivismo performativo: La farsa della sfida mediatica tra Meloni e Renzi


La recente sfida mediatica tra Giorgia Meloni e Matteo Renzi ha messo in luce la triste realtà della politica italiana, che sembra essere sempre più una farsa. I due leader politici si sono limitati a scambiarsi slogan vuoti e attacchi personali senza proporre soluzioni concrete ai problemi del Paese.
Da un lato, Meloni ha presentato un nuovo decreto sul lavoro, sottolineando le misure a favore dei redditi più bassi e l’abolizione del reddito di cittadinanza a favore dei sussidi di inclusione. Dall’altro, Renzi ha attaccato il Presidente del Consiglio, definendo le sue dichiarazioni “bugie”, criticando la mancanza di un aumento del salario medio di 100 euro e di una reale riduzione delle tasse.
Tuttavia, entrambi sembrano essere più interessati a difendere i propri interessi personali piuttosto che a proporre soluzioni concrete ai problemi del Paese. L’abderismo, che sostiene l’assenza di progresso o regresso nella storia dell’uomo, sembra essere perfettamente applicabile alla situazione politica attuale, in cui si assiste a un’agitazione caotica delle persone senza alcun cambiamento reale nella storia del Paese.
D’altra parte, l’attivismo performativo sembra essere uno degli atteggiamenti dominanti nella politica attuale, dove molti politici sostengono un’ideologia solo per interessi personali, senza sostenere pienamente la causa che rappresentano.
In questo contesto, la proposta della Meloni di un nuovo patto fiscale sembra essere solo una mossa per acquisire sostegno elettorale, piuttosto che una reale soluzione ai problemi fiscali del Paese.
In conclusione, la sfida mediatica tra Meloni e Renzi conferma l’assenza di una vera proposta politica per il Paese, che sembra essere nelle mani di una classe politica sempre più lontana dalle esigenze dei cittadini e più attenta alla propria sopravvivenza politica.
Tuttavia, la situazione economica italiana al 4 maggio è disastrosa. L’inflazione continua a preoccupare le famiglie italiane e a minacciare la stabilità dei consumi. L’amministratore delegato del gruppo Selex, Maniele Tasca, guarda con apprensione alle ultime stime preliminari dell’Istat, che indicano un aumento mensile dell’inflazione dello 0,5% e annuale dell’8,3%.
Forse Renzi coltiva complotti per far cadere il governo Meloni, come ha annunciato nel novembre 2022, ma questo sembra essere solo un altro esempio di attivismo performativo. La politica italiana ha bisogno di leader capaci di proporre soluzioni concrete ai problemi del Paese, invece di limitarsi a fare propaganda e a difendere i propri interessi personali.