ABC ovvero “Acqua Bene Comune”. Il Movimento Futura dice NO alla sua privatizzazione


Monta la polemica per la paventata privatizzazione dell’acqua.
Si avete capito bene. Qualcuno, per ovvi scopi commerciali, pensa che un elemento così indispensabile per la vita umana e di tutte le altre specie viventi della Terra, possa essere privatizzato e diventare un bene di consumo su cui lucrare.
Un’ipotesi talmente assurda che sembra impossibile che possa essere concepita e, invece, potenti gruppi economici la stanno portando avanti ben consci che un bene di cui non si può evidentemente fare a meno, se controllato da spregiudicate mani private, può garantire iperbolici guadagni nelle casse delle società private che lo controllassero.
Contro questa assurda ipotesi molti comitati si sono già spontaneamente formati e alcune Associazioni, tra le più sensibili ai problemi dell’ambiente e delle persone, hanno provveduto ad alzare gli scudi promettendo battaglia.
E’ il caso dell’Associazione “Movimento Futura” che nata a Calvizzano, un piccolo comune a nord di Napoli, si sta espandendo nelle zone limitrofe per portare avanti questa e altre fondamentali battaglie di civiltà.
I dirigenti del Movimento Futura, presente alla mobilitazione avvenuta in piazza Escriva in Marano di Napoli ieri (NDR: sabato 24 aprile), hanno ricordato la vittoria del referendum del 2011 con il quale l’acqua pubblica – in quanto bene comune – veniva sottratta alla logica del profitto e chiedono, con forza, che la volontà popolare espressa attraverso il referendum sia rispettata.
In un post apparso su Facebook il 13 aprile scorso i “Comitati Acqua Pubblica – Area Nord di Napoli” hanno così stigmatizzato la battaglia che intendono dare a contrasto della delibera n.148 in discussione al Consiglio comunale di Marano di Napoli inerente proprio la privatizzazione o meno dell’acqua.
E tra le molte firme raccolte, ovviamente, anche quella del “Movimento Futura” di Calvizzano.