Il paradosso dell’acqua: questione di vita o di morte


Il pianeta terra è formato per la maggior parte da acqua; a contenerla sono i mari, i fiumi, i ghiacciai e per ultimi i laghi, che per la loro giovane età, rispetto al mare, forniscono acqua dolce.
Dalle ultime statistiche, inquietanti e disumane, emerge che nel mondo ci sono un miliardo e mezzo di persone che non hanno accesso all’acqua potabile, due miliardi e mezzo di persone sfornite di servizi igienici, eppure dove c’è acqua c’è vita e sviluppo! Pensiamo al commercio che si sviluppa anche attraverso la navigazione su mari e su fiumi, perfino il piccolo Canale di Suez è diventato navigabile, così come quello di Panama con i suoi 21 metri di dislivello, questi ultimi rappresentano una fioritura economica per tutto il mondo.
Sempre il mare ha permesso a Mosè di continuare il cammino verso la Terra Promessa. La troppa acqua può essere causa di morte e distruzione come è accaduto in questi ultimi tempi; oggi ci sono anche i ghiacciai a preoccupare, con il loro scioglimento possono compromettere il mare e di conseguenza le nostre coste.
E come l’acqua è importante per tutto l’ecosistema e per il nostro organismo, così è feconda l’acqua benedetta del nostro battesimo.
L’uomo quando si impegna per il bene comune può fare grandi cose, anche quando si è trovato di fronte al Diluvio universale è subentrata la speranza, in quel caso tramite l’arca di Noè che ha permesso a Noè di salvare se stesso, tutta la sua famiglia e tutte le creature presenti sulla terra.
Oggi, pur simbolicamente, siamo ancora sull’arca di Noè, ma non per salvare l’ecosistema, solo per attraccare in quei porti nei quali però si intravvede un’economia di parte.
Se i nostri occhi non riescono a vedere che tanti fratelli hanno sete e non hanno un pasto caldo, a rimarcarcelo è sempre la natura, per esempio attraverso un piccolo ruscello. Immaginiamo quello posto nel presepe: esso parte da una piccola sorgente dall’alto della roccia, attraversa tutta la vallata per finire la sua corsa in mare, ma prima passa dalla casa di Nazareth, dai pastori all’alpeggio, dai contadini, dalla lavandaia, fornisce acqua ai mulini del mugnaio e della falegnameria, formando poi piccoli laghi e cascate in cui tutte le creature della vallata: piante, animali e uomini, possono dissetarsi.
Come la natura ci spiega, un piccolo ruscello ha condiviso un bicchiere d’acqua con tutti… questo ci dovrebbe servire come esempio per non dimenticare che l’acqua è un bene prezioso, di cui tutti hanno diritto.