Ballottaggi: FdI vuole un poker di sindaci in provincia di Napoli


Per i primi cittadini che non hanno conquistato la fascia tricolore di primo cittadino al primo turno delle elezioni del 20 e 21 settembre scorso domani è lunedì sono previsti i ballottaggi, ossia una nuova tornata elettorale, a fronte della quale saranno finalmente eletti sindaci quei candidati che non hanno ricevuto più del 50% al primo turno.

In Campania, infatti, sono ben 13 i comuni dove si dovrà rivotare di cui ben 8 sono nella sola provincia di Napoli.

È il caso, ad esempio, di Casavatore dove Luigi Maglione ha raccolto il 42,71% delle preferenze sostenuto dalle liste del Partito Democratico, da Alternativa per Casavatore, da Punto e a capo nonché dalla lista Idea democratica, mentre Vito Marino con le liste civiche Casavatore futura, Casavatore Unità, Casavatore nel cuore e Liberiamoci adesso ha ricevuto il 40,31% dei consensi.

La distanza da colmare da parte di Vito Marino, sostenuto da Fratelli d’Italia, non è abissale ma il sindaco uscente sembra abbia stretto un patto col diavolo, ossia col M5s pur di accaparrarsi la vittoria.

In una nota affidata a Facebook i pentastellati di Casavatore scrivono:

“Luigi Maglione ci ha manifestato ampia disponibilità a venire incontro alle nostre richieste, e abbiamo deciso di dare avvio a questo nuovo esperimento politico, con il placet del Movimento Cinque Stelle, con l’intento di dimostrare che siamo in grado di garantire le necessarie competenze, laddove ci dovessero consentire di sedere a tavoli di lavoro comuni per il benessere del nostro territorio. Sappiamo che questa scelta, pur non modificando la geografia del Consiglio, potrà far storcere il naso a molti nostri elettori”.

Non è dato sapere quale sia “ l’ampia disponibilità” promessa da Maglione e su quali basi può nascere un governo cittadino basato su un sindaco in ostaggio e, d’altra parte, sono gli stessi pentastellati ad essere consapevoli che anche il loro elettorato, in effetti, storce il naso alla logica dell’apparentamento per una poltrona.

Poca distanza anche tra i candidati sindaco a Pomigliano d’Arco dove si confronteranno Gianluca del Mastro, Centrosinistra, che ha raccolto il 41,84% di preferenze, e Elvira Romano, sostenuta da svariate liste civiche nonché anche da Fratelli d’Italia, che al primo turno ha raccolto il 39,73% dei consensi.

Nella città di Luigino Di Maio, comunque, l’esperimento giallo-rosso non è andato benissimo giacche sulla carta Del Mastro avrebbe dovuto passare addirittura al primo turno e invece…
Colpa sicuramente dei pentastellati che sono in pesante flessione su quasi tutto il territorio campano e segnale che l’impresa di Elvira Romano non solo non è impossibile ma, addirittura, potrebbe essere facilitata dal voto di protesta della base dei cinque stelle, quella delusa dalle tante promesse ideologiche puntualmente tradite dalla cupola pentastellata, che è rimasta fuori dai lussuosi salotti romani.

A Sant’Anastasia se la dovranno vedere Carmine Esposito che tenterà di capitalizzare il 35,86% delle preferenze su Carmine Pone fermo al 31,05%.

Entrambi i candidati sono già stati sindaco ma Esposito, medico anestesista, è il candidato su cui punta Fratelli d’Italia già in passato aveva strappato dalle mani di Pone la fascia di primo cittadino. Oggi parte addirittura favorito.

Agli oppositori che sottolineano la vicenda giudiziaria che vede coinvolto il Candidato Esposito volendolo screditare il Consigliere Marco Nonno (FdI) risponde ricordando che in Italia bisogna concedere la presunzione di innocenza sino a procedimento giudiziario passato in giudicato. Più volte, del resto, perfetti innocenti sono finiti nelle maglie della giustizia, risultando alla fine dei tre gradi di giudizio liberi da tutti gli addebiti.

Queste le sue parole:

“A Sant’Anastasia sono in campo a fianco al candidato Sindaco Carmine Esposito.
Al consigliere regionale che sta facendo girare un video in cui invita i cittadini di quel comune a votare Carmine Pone nel segno del rinnovamento dico due cose: la prima è che, per Esposito, esiste la presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato. La seconda è che proprio quel consigliere qualche anno fa, con gli stessi argomenti, sponsorizzava la candidatura di Lello Abete a Sindaco poi arrestato per lo scandalo conosciuto come “concorsopoli”. Ha poca lungimiranza e non riesce a valutare bene le persone a quanto pare, quindi come può essere credibile agli occhi dei cittadini di Sant’Anastasia?”.

A Terzigno, è ancora maggiore il divario che separa il candidato sostenuto anche da Fratelli d’Italia Francesco Ranieri, che al primo turno ha quasi strappato l’elezione a sindaco col 49,26% delle preferenze dei suoi concittadini votanti, nei confronti di Vincenzo Aquino fermatosi a un ben più modesto 36,44%.

Al termine dello spoglio del primo turno Ranieri ha dichiarato: “Soltanto per 72 voti non sono stato eletto al primo turno. Questa è per me una grande soddisfazione, perché quasi la metà degli elettori hanno scelto me. Manca ancora poco per la vittoria finale per poter continuare così i progetti intrapresi cinque anni fa”.

Insomma una candidatura nel segno della continuità e della coerenza, sotto il segno del no alla politica vecchia è superata degli apparentamenti di circostanza, che sembra gradita alla maggioranza dei cittadini di Terzigno.

I seggi saranno aperti domenica 4 e lunedì 5 ottobre. Per quanto riguarda la giornata di domenica, si vota dalle ore 7 alle ore 23; per quanto riguarda invece la giornata di lunedì, gli elettori potranno recarsi alle urne dalle ore 7 alle ore 15.


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Fonte dei dati:
https://dait.interno.gov.it/elezioni