Astri che splendono di luce riflessa


Non è una novità che ci sono i copioni e chi cerca disperatamente visibilità politica sfruttando i fatti di cronaca e i personaggi del momento.
E non è una novità che, solitamente, questi mezzucci sono utilizzati da chi non ha un vero spessore e programma politico da offrire alla gente.
Ed é così che oggi alcune Autorità locali dal dubbio futuro politico tentano di cavalcare l’onda mediatica legata ai fatti della nave ONG che ha speronato la motovedetta della Guardia di Finanza pur di attraccare e del suo capitano Carola Rackete che nonostante sia indagata per una serie di ipotesi di reato si vede insignita da vari premi e cittadinanze onorarie.
E così, sulla falsa riga della cittadinanza onoraria offerta alla eroina dai capelli rasta dal comune di Parigi e del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il governatore della regione Toscana Enrico Rossi, hanno annunciato riconoscimenti “honoris causa” per la Rackete.
Ciò, se mai fosse sfuggito a qualcuno, dimostra quanto siano politicamente alla canna del gas taluni amministratori locali e come cerchino una parassitaria visibilità, sfruttando la sovraesposizione mediatica di altri, incapaci come sono di affermarsi nei favori della gente con la sola forza della loro azione di governo.
Fortunatamente la gente è oggi più smaliziata d’un tempo, o forse è resa più concreta dalla profonda crisi che ha impoverito la classe media, e non si riempie la pancia con una politica fatta solo di (presunte) eroine e di proclami.
E il vero dramma non è tanto che questi personaggi inneggino a una persona imputata in un procedimento giudiziario quanto che non si rendono conto che la gente vuole più lavoro, più casa, più welfare e non una eroina da santificare.
La riprova?
Ci si chieda perché questi stessi amministratori locali non abbiano offerto premi e cittadinanze onorarie all’italianissima Francesca Peirotti (NDR: in foto), fermata in Francia mentre guidava un furgone su cui viaggiavano 8 migranti, tra cui un bambino piccolo, tra Ventimiglia e Mentone.
Francesca trasportava migranti, proprio come Carola, ma non avendo avuto lo stesso successo mediatico, anzi piuttosto che ricevere premi dalla Francia è stata condannata dalla Francia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, non ha diritto ad alcuna attenzione da parte di quei politicanti nostrani che invece di splendere di luce propria cercano l’astro del momento per riflettere una flebile luce.