Patuanelli, caso Wirpool: “Non ho strumenti per fermare una multinazionale”


Il 16 gennaio, durante una riunione al ministero dello sviluppo economico, l’amministratore delegato per l’Italia Wirpool Luigi La Morgia ha sostenuto che l’impianto di Napoli perde venti milioni di euro all’anno e dunque non è più sostenibile. Chi era presente ricorda una frase del ministro Stefano Patuanelli (Movimento 5 stelle), che ha fatto storcere la bocca ai rappresentanti dei lavoratori: “Non ho strumenti per fermare una multinazionale”.
Se è cosi, caro Ministro, lei che ci sta a fare al Ministero dello sviluppo economico? Ma voi siete tutti inutili o siete in malafede?

Visto che c’è un accordo tra Stato e Wirpool mi viene da pensare che chiunque con voi può prima sottoscrivere accordi (NDR: firmato dal Luigi Di Maio) che solo dopo 6 mesi è già messo in discussione senza che nessuno dicesse nulla, e poi vi volterei la faccia come massimo disprezzo.
Stranamente nessuno del governo si preoccupa di salvare 350 famiglie: forse siete troppo impegnati a reclutare i sorveglianti del distanziamento sociale vi consiglio di reclutare i Pasdaran iraniani. Ma visto che sono malpensante mi viene in mente che i guai sono iniziati dal momento che Whirpool ha deciso che fabbricherà lavatrici ad alto contenuto tecnologico in Cina a Wuan.

Non sarà che il Luigino e il Conte nazionale vogliano fare l’ennesimo regalo dopo tutte le iacovelle sui porti, i falsi aiuti, i monopattino e gli Aperol spritz ai mandarini che ci hanno infettato?