La cavalleria leggera di Napoleone


La cavalleria leggera napoleonica comprendeva gli ussari, i cacciatori a cavallo e cavalleggeri (lancieri). 

Approfittando di due bei disegni redatti da Igor Belansky che ritraggono un ussaro e un lanciere, ripercorriamo con l’aiuto di Wikipedia alcune note su tali reparti della cavalleria leggera (o di linea).

La formazione di battaglia della cavalleria prevedeva che ci si disponesse su due file e si avanzasse verso il nemico al trotto da circa 250 metri di distanza, poi si accelerava al piccolo galoppo. Giunti a circa 150 metri si partiva al galoppo finché a 50 metri si proseguiva a briglia sciolta. Durante la carica finale, le prime file procedevano con la punta della sciabola in avanti, mentre le seconde file la mulinavano sopra la testa.[5]kepedia

Era integrata nelle divisioni e nei corpi di fanteria e, contrariamente alla cavallerie di linea e pesante, non faceva parte di un corpo. Erano soliti attaccare le linee nemiche sui fianchi o alle spalle al fine di creare scompiglio e panico, ma in principalmente serviva ad attaccare il nemico in rotta in caso di vittoria e a proteggere le proprie truppe in caso di sconfitta.

La cavalleria leggera della Guardia comprendeva inizialmente un reggimento di cavalleggeri (polacchi), che divennero Cavalleggeri Lancieri, in seguito fu aggiunto un secondo reggimento (olandesi, chiamati anche Lancieri rossi) e un reggimento di Cacciatori che comprendeva anche gli squadroni dei Mamelucchi. Nel 1813 si aggiunsero gli esploratori.

Gli Ussari:
Gli Ussari (Hussards) formavano una specialità di cavalleria veloce e leggera, ed erano considerati gli occhi e le orecchie delle truppe napoleoniche, oltre che come i migliori cavalieri e spadaccini (beau sabreurs) della Grande Armée. Questa opinione non era completamente ingiustificata e le loro sfavillanti uniformi riflettevano la loro spavalderia. La loro divisa comprendeva un shako (le compagnie d’élite indossavano il colbacco) dolman, pelliccia, sabretache, calzoni e stivali all’ungherese, in campagna indossavano dei calzoni con rinforzi in cuoio. Tatticamente, erano utilizzati per la ricognizione al fine di mantenere i propri comandanti informati dei movimenti nemici mentre impedivano al nemico di raccogliere le stesse informazioni oltre ad inseguire le truppe nemiche in fuga. Armati con sciabola, pistole e carabina, erano noti per il coraggio temerario, al punto di essere quasi dei suicidi. Si diceva all’epoca che un Ussaro che raggiungeva i 30 anni era davvero Vecchia Guardia oltre che fortunato. Nel 1804 esistevano 10 reggimenti, a cui fu aggiunto l’11° nel 1810 e altri due nel 1813. Nel 1813 furono aggiunte le Guardie d’onore, costituite da quattro reggimenti di cavalleria leggera. Vestite come gli ussari, arruolati tra le file della borghesia e della nobiltà inferiore e attrezzandosi a proprie spese, queste si distinsero durante la campagna francese del 1814, in particolare durante la battaglia di Montmirail. Il corpo sarà dissolto sotto la Prima Restaurazione.

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I Lancieri:
Nel 1811 furono creati 9 reggimenti di Lancieri (Lanciers) di Linea (quindi parte della Cavalleria di Linea, assieme ai Dragoni), i primi 6 originati dai sei reggimenti dei dragoni (vestiti alla francese), gli ultimi 3 dai lancieri della Vistola e dai cavalleggeri tedeschi (vestiti alla polacca). Tra le più temute forze di cavalleria delle armate napoleoniche c’erano i lancieri polacchi della Vistola, soprannominati dagli inglesi Hell’s Picadores (I picadores dell’inferno) e dagli spagnoli Los Diablos Polacos (I diavoli polacchi). Questi reggimenti erano veloci quasi come gli ussari, avevano la stessa forza di sconvolgere i nemici dei corazzieri ed erano versatili come i dragoni. Erano armati con lance, spade e pistole. Erano la migliore forza di cavalleria per caricare la fanteria nemica negli spazi aperti, dove le loro lance potevano contrastare le baionette della fanteria nemica, (come accadde alla British Brigade di Colborne nella Battaglia di Albuera nel 1811) e davano la caccia ai nemici sbaragliati. Potevano essere letali anche contro altri tipi di cavalleria come avvenne con Sir William Ponsonby e i suoi Scots Greys a Waterloo. Alla fine delle guerre napoleoniche, gli inglesi furono così impressionati che decisero di creare un proprio reggimento di lancieri.

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La carica di cavalleria:
La formazione di battaglia della cavalleria prevedeva che ci si disponesse su due file e si avanzasse verso il nemico al trotto da circa 250 metri di distanza, poi si accelerava al piccolo galoppo. Giunti a circa 150 metri si partiva al galoppo finché a 50 metri si proseguiva a briglia sciolta. Durante la carica finale, le prime file procedevano con la punta della sciabola in avanti, mentre le seconde file la mulinavano sopra la testa.
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Testo tratto da Weekepedia.
Immagini a cura dell’illustratore Igor Belansky.