Omaggio alla Cavalleria


Fin dal Risorgimento la cavalleria italiana era un corpo d’eccellenza.
Non si contano le cariche effettuate dalla cavalleria italiana nelle varie guerre.
Famosa è stata la carica dei carabinieri durante la battaglia di Pastrengo nel 1848. Siamo nella 1° Guerra d’Indipendenza. I carabinieri sfondarono il fronte avversario permettendo di vincere la battaglia. Il tutto era nato da una carica per proteggere il re Carlo Alberto, che si era troppo esposto.
Durante la 2° Guerra d’Indipendenza, un ufficiale francese, impressionato positivamente dai cavalleggeri del Regio Esercito, si sentì rispondere da un suo collega italiano: ” Noi carichiamo sempre “. Era di fatto un elogio all’aggressività e all’ardimento che rasentava l’incoscienza dei cavalleggeri italiani.
Persino durante la 1° Guerra Mondiale, dove la cavalleria non era di fatto quasi più usata, ci furono episodi come quello di Pozzuolo del Friuli, dove il Genova e il Novara cavalleria si immolarono praticamente per proteggere la ritirata della 3° Armata che rischiava di essere presa alle spalle.
Ancora peggio nella 2° Guerra Mondiale. A Isbuscenskj. Nel 1942. Il Savoia cavalleria carica il nemico e riesce a vincere. Isbuscenskj è il canto del cigno della cavalleria.