Quando sale la notte. L’omaggio di un figlio a un padre coraggioso


“Quando sale la notte” è più di un libro. E’ una vera e propria macchina del tempo che consente a un figlio, l’Autore (NDR: il Professor Marco Valentini, laureato in giurisprudenza, scrittore, con una più che brillante carriera istituzionale che lo ha visto Prefetto di svariate località nonché Direttore dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza), di ricongiungersi col padre ferroviere, da tempo scomparso.

Basato su vicende realmente accadute, il libro si apre con un evento tragico: il sisma del 24 agosto 2016 che sconquassò Amatrice, Accumoli e tanti altri piccoli comuni del centro Italia.

In quelle ore apocalittiche, l’Autore tenta di mettere al riparo alcuni ricordi di famiglia dall’imminente crollo della casa ove erano custodite.

Riaffiora un vecchio libro del padre, recante una dedica risalente al 1945, grazie alla quale Valentini ricomincia a ricostruire la vita del genitore in quell’epoca densa di avvenimenti altrettanto devastanti.

La guerra mondiale, la disgraziata partecipazione dell’Italia al conflitto, l’occupazione tedesca degli ultimi anni, la prigionia avvenuta a Roma e, contrariamente ad altre persone rastrellate per rappresaglia a seguito dell’attentato di via Rasella, la scampata morte nelle Fosse Ardeatine.

Tutti elementi della vita del padre misconosciuta all’Autore in quanto lo stesso genitore non amava farne racconti neppure nell’intimo della propria famiglia.

“Quando sale la notte” non è solo l’affettuoso omaggio di un figlio per il padre oramai scomparso ma assume anche un valore di riscoperta innanzi tutto di un uomo e dei suoi valori, le cui vicissitudini si erano perse una volta che la notte del tempo era salita e le aveva ricoperte con la sua coltre obliante. Tra le righe delle sue 152 pagine non si scorge quindi solo una sorta di volontà autoanalitica dell’Autore che, allegoricamente, si incarna nella faticosa ma gradita attività di ascesa in montagna che Marco Valentini compie sulle vette del centro Italia, in quella purezza d’aria e natura che gli consente di riflettere sui suoi valori di crescita personali che lo hanno portato ad essere un uomo ed un uomo di Stato, ma si intravede anche un chiaro messaggio partecipato al lettore per spingerlo a non trascurare di ricercare le tracce lasciate dalle vite che lo hanno preceduto allo scopo di riscoprire le proprie origini e la propria essenza.

Il libro, edito da Edizioni Scientifica e vincitore del Premio Cultura Orsello 2019, è molto ben scritto e ha ricevuto la calda accoglienza in molte presentazioni tenute in diverse parti d’Italia.