Caro, carissimo Covid!


In un’intervista di alcuni giorni fa a Radio Radio, il dottor Guido Bertolaso, già commissario alla Protezione Civile nonché consulente per la regione Lombardia per l’emergenza Covid-19, a una precisa domanda circa i rimborsi che gli ospedali italiani prenderebbero per i riricoverati Covid ha dichiarato: “È molto semplice, ci sono i famosi DRG, che sono le diarie che si riconoscono agli ospedali da parte delle Regioni e quindi da parte nostra…Queste diarie che vengono pagate dalle Regioni agli ospedali hanno una tariffa per ogni patologia, se uno viene ricoverato per un’appendicite la Regione ti riconosce, a te ospedale che l’hai ricoverato, mettiamo 100 Euro, se vieni ricoverato per un’epatite 200 Euro. Quindi c’è un listino prezzi per ogni patologia. Per quanto riguarda il Covid, quando vieni ricoverato in terapia intensiva o in rianimazione – che è la stragrande maggioranza dei casi Covid – la Regione ti riconosce 2000 Euro al giorno per questo genere di patologie. È ben evidente quindi che nel momento in cui tu costruisci un ospedale che serve per la rianimazione del Covid, dagli altri ospedali sono un po’ reticenti a trasferire i malati nell’ospedale dedicato al Covid, perché perdono ovviamente 2000 Euro al giorno per ogni paziente che viene trasferito. E siccome si sa che anche gli ospedali pubblici tutto sommato vivono grazie a quelli che sono i contributi regionali, quella è una forma per andare a sistemare dei bilanci che spesso sono dei bilanci ballerini e traballanti. Questo penso che non sia un mistero per nessuno…”
Queste le parole di Bertolaso che, in quanto medico, conosce sicuramente il funzionamento di questi meccanismi di rimborso. Peraltro potete verificare la cosa su questa pagina on-line: https://www.gastroepato.it/drg.htm#Tariffe,_SDO_e_DRG_
In effetti, se già con 35 Euro per ogni migrante che giungeva in Italia abbiamo assistito alla corsa all’immigrato, potete capire che con un bottino così ricco la lotta per accaparrarsi ogni singolo malato sarà all’ultimo sangue.
Ma siccome la natura umana è quella che è e l’ingordigia di taluni non ha limiti, nulla vieta di pensare che vista la posta in gioco qualcuno non abbia tentato di aumentare le entrate facendo ‘lievitarÈ in modo artificioso il numero dei ricoverati. In che modo? Ad esempio dichiarando malati Covid anche quelli che non lo erano! Naturalmente ci aspettiamo smentite a riguardo, anzi speriamo proprio che le smentite arrivino, perché in cas contrario la puzza di bruciato rischia di arrivare ai piani più alti.
D’altro canto, comportamenti miserabili di questo tipo si sono già visti. In Ucraina alcuni medici offrono 2000 grivnie, ossia 50 euro, la paga di una settimana di un operaio, per poter scrivere una diagnosi di Covid prima del ricovero, anche se la patologia è tutt’altra. Abbiamo raccolto più di una testimonianza in merito. Lo stesso abbiamo avuto notizia che accade in Moldavia e non si può escludere che questa malversazione non sia estesa anche ad altri Paesi incluso il nostro.
Naturalmente, come dicevamo, speriamo di avere smentite in merito, sebbene il dato fornito dal dottor Bertolaso sia chiaro e inequivocabile. Vogliamo comunque sperare che le file di camion che raccoglievano cadaveri di notte negli ospedali limbardi e non solo, le mancate (anzi, vietate!) autopsie e le cremazioni frettolose fossero onesti e genuini atti di amor patrio.
D’altronde è noto che i virus nel fuovo di un forno crematorio scompaiono del tutto, sia che prima ci fossero sia che non ci fossero mai stati.
Tornando per un attimo alla cifra di 2000 euro di diaria DRG (diagnosis-related group) per i casi di coronavirus, una cifra così alta non è facile da giustificare per chi è profano di costi ospedalieri, ma se una frattura di costola prevede una diaria di 807,01 euro e un semplice RX al torace 87,44 euro, allora la cifra sembrerebbe abbastanza allineata considerando anche il gran daffare che un malato di Covid da a medici e paramedici oltre alle attrezzature utilizzate e a tutto il resto.
Però il dubbio rimane, soprattutto perché la nostra mania di volerci affidare ai numeri ci ha portato a fare due conti. Basandoci sui dati forniti da www.worldmeters.info, unica fonte di una certa attendibilità, sappiamo che al 3 novembre i ricoveri complessivi per Covid-19 in Italia sono stati 296.017. Sapendo che il tempo medio di ricovero prima delle dimissioni (o della morte) del paziente sono di circa 15 giorni, otteniamo che a oggi sono state o comunque saranno erogate diarie DRG per Covid pari a poco più di 4 milioni e 440 mila giorni di ricovero, il che fornisce una cifra complessiva di 8 miliardi e 880 milioni di euro. Considerando che siamo appena agli inizi della cosiddetta ‘seconda ondata’ (manco fossero i comunisti che stanno arrivando!) è ragionevole pensare che da qui alla primavera questa cifra raddoppi: praticamente una bella fetta di una legge di bilancio!
Ecco perché siamo scettici circa l’onestà delle statistiche: è un piatto molto, forse troppo goloso. Ed è per questo che ci aspettiamo una o più smentite, naturalmente suffragate da dati e prove inoppugnabili, perché come diceva quel volpone di Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma il più delle volte si indovina”.


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Fonti:
https://www.facebook.com/BuffonateDiStato/videos/2777803485825495/?sfnsn=scwshwa
https://www.gastroepato.it/drg.htm#Tariffe,_SDO_e_DRG_
www.worldmeters.info