Luoghi non sempre noti d’Italia: l’aeroporto Excelsior a Vesime (AT)


Le Langhe e il Roero sono il sistema collinare più visitato del nord ovest italiano. Vicine a Torino, una delle capitali mondiali dell’automobile e protagonista nello sport, le colline che si estendono attorno al bacino idrografico del fiume Tanaro sono imperdibili anche per chi vuole scoprire luoghi meno noti della storia italiana.

Se pensiamo ai luoghi del partigiano Johnny, di Fenoglio e della Resistenza in Piemonte, gli scenari che ci vengono subito in mente sono quelli delle Langhe e del Roero. Zone di colline, paesi e antichi borghi arrampicati sulle alture, vigneti e grandi tradizioni, esse sono le protagoniste assolute dei racconti di Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. Qui ripercorriamo i luoghi più significativi e suggestivi dove ancora oggi è possibile ricordare le gesta degli eroi di quegli anni.

Figura a Langhe e Roero – Paesaggio collinare

Tra le varie possibili mete, Molto suggestiva è la visita dell’aeroporto Excelsior Vesime (AT), una pista di atterraggio che era stata costruita dai partigiani per ricevere gli aiuti degli Alleati per contrastare le forze nazi-fasciste.

Ecco i fatti rilevanti.

Autunno del 1944, i partigiani della  Divisione Langhe, il cui comandante è un ufficiale della Regia Marina, Piero Balbo Poli, insieme ai contadini dei dintorni, in condizioni ai giorni nostri inimmaginabili, in breve tempo realizzano a Vesime, nella Langa astigiana, sulla sponda destra del Bormida in prossimità del ponte di Perletto, un’opera di grande ingegno. Si tratta di campo di atterraggio, concepito per facilitare l’atterraggio ed il decollo degli aerei alleati, impiegati per aviolanciare le missioni e trasportare armi e feriti. La pista è progettata da un geometra della vicina Cortemilia, Pasquale Balaclava, cospirativo Excelsior, e, nella fase iniziale, misura ben 900 metri.

Figura b – Vesime, uno dei primi atterraggi

Il primo atterraggio avviene il 17 novembre 1944. Qualche settimana dopo, nel corso di una campagna di rastrellamenti, i tedeschi la arano per renderla inutilizzabile, tuttavia, nella primavera del 1945, viene completamente ripristinata e ampliata, cosicché raggiunge la lunghezza di 1100 metri. L’aeroporto viene denominato Excelsior

Dal giorno della prima operazione e nei cinque mesi che seguirono fino alla Liberazione, sulla pista dell’Excelsior atterrarono quattro Lysander, un B-25 Mitchell e un C47 Dakota. Il campo d’atterraggio, unico in Italia e tra i pochi — forse due o tre, non di più — in tutta Europa, raccoglie un’importante testimonianza in nuova struttura: il Museo dell’Aeroporto partigiano di Vesime (AT), che è stato inaugurato nel gennaio 2016 in un locale concesso dal Comune.

Una memoria che raccoglie anche Giovanni Parola, pubblicando, nel 1994, «Cuneo Provincia Partigiana», di cui pubblichiamo la copertina.

Figura c – “Cuneo Provincia Partigiana” di Giovanni Parola

Giovanni Parola, nativo di Busca, classe 1922, è stato storico, scrittore, insegnante, dirigente scolastico e combattente della resistenza italiano, con il cospirativo John, come indica la sua biografia, essenziale quindi veritiera, non una di quelle forse gonfiate a fini promozionali, sulla quale non mi dilungo, perché potete benissimo leggerla su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Parola

A pag 121 del volume, nel capitolo Missioni alleate, Parola scrive:«L’incarico della progettazione è affidato al geom. Pasquale Balaclava, residente nella vicina Cortemilia e titolare di un’impresa edile. Ho avuto la fortuna di intervistare, il 18.2. 1993, l’amico Balaclava — classe 1911 — che ora abita a Savona e mi parla con entusiasmo di quell’iniziativa».

Pasquale Balaclava, già ufficiale del Regio esercito, divenne il primo sindaco dalla Liberazione del suo paese natale, Cortemilia (CN).