Noemi sta meglio. Alcuni arresti


Ieri si è diffusa, ed era ciò che attendevamo, la bella notizia che la piccola Noemi, la bimba trovatasi suo malgrado nella traiettoria di alcuni colpi esplosi da criminali nella affollata piazza Nazionale a Napoli, sta meglio.
La bambina avrebbe stretto la mano della mamma e chiesto di alcune sue bamboline.
Il bollettino medico ha infatti riferito che ha ripreso conoscenza e che ora respira da sola, nonostante sia ancora necessario l’aiuto di una mascherina che insuffla ossigeno.
E buone notizie giungono anche dal fronte delle indagini dove gli agenti delle Forze dell’Ordine, dopo un paziente ma febbrile lavoro di setaccio delle immagini delle telecamere pubbliche e private di sicurezza, hanno individuato i presunti responsabili arrestandoli.
Si tratterebbe di due fratelli, Armando e Antonio D.R., il primo individuato come presunto esecutore del’agguato e il secondo come logista del raid. Ai due, infatti, è contestato il reato di tentato omicidio premeditato e dell’associazione mafiosa di stampo camorristico.
L’azione criminale sembra avesse come obiettivo l’uccisione di tale Salvatore Nurcaro, poi solamente ferito, nell’ambito di una guerra di camorra per il controllo del traffico di stupefacenti.
Dunque tutto è bene ciò che finisce bene? Non proprio.
innanzi tutto perché atti criminali di questo genere non dovrebbero mai accadere. È, infatti, fin troppo evidente che nelle guerre tra bande diverse prima o poi anche innocenti possono venire coinvolti.
In secondo luogo perché i tempi di accertamento dei fatti saranno certamente biblici. La giustizia italiana, infatti, è al collasso proprio per la sua manifesta incapacità di coniugare rapidità dei processi e certezza delle pene.
Già uno degli arrestati, Armando, ha sostenuto che “non c’entra niente con questo fatto” e spera che il GIP non convalidi il suo fermo.