Banche e miliardari


“Banca d’Italia e Consob andrebbero azzerati, altro che cambiare una o due persone. Azzerati….”ha detto sabato Matteo Salvini a Vicenza, davanti alla platea di risparmiatori della Popolare Vicenza e Di Maio nella stessa occasione “Chiediamo discontinuità e quindi non possiamo confermare le stesse persone che sono state nel direttorio di Bankitalia…” Sono dichiarazioni bellicose a cui non viene dato seguito, come quelle riguardo alla revoca della concessione ad Autostrade dei 5Stelle dopo il crollo del Ponte Morandi ?
Nel caso di Autostrade c’erano dei vincoli contrattuali a cui Di Maio e compagni non aveva pensato bene prima di parlare, mentre nel caso di Bankitalia il governo può invece decidere la revoca dei vertici senza problemi e qui anche Salvini si è sbilanciato.Come era prevedibile il ministro Tria ha subito parlato a difesa di Bankitalia ed è partita la raffica di editoriali e commenti a difesa della famosa “indipendenza” di Banca d’Italia, senza la quale l’Italia rischierebbe di avere…. scandali come quelli di Monte Paschi-Antonveneta in cui sparisce una decina di miliardi e lo Stato deve mettere 5 miliardi, fallimenti come quelli delle banche Etruria, Marche, Vicenza ecc.. in cui lo stato deve rimborsare i risparmiatori e poi un crollo del credito di 200 miliardi… e la cessione “selvaggia” di quasi 150 miliardi di crediti deteriorati a fondi speculativi esteri di cui parla ad esempio un reportage di Myria Longo sul Sole 24 ore.Se con “l’indipendenza” di Bankitalia abbiamo avuto questa serie senza fine di disastri, non è chiaro come un maggiore controllo e responsabilità verso il parlamento possa peggiorare le cose.Questa è allora un occasione per parlare di questo undicesimo comandamento che si è aggiunto ai primi dieci, “Non Avrai Altro Dio al di fuori della Banca Centrale” cioè tu governo, parlamento e la società che rappresentate lascerete il potere vero (in economia) alla Banca Centrale e non vi azzardate neanche a criticarla.
Di Maio e Salvini si riferivano nel loro attacco, al non aver vigilato e aver lasciato fallire alcune piccole banche italiane, ma in altre circostanze sia la Lega che il M5S hanno criticato anche la Banca Centrale Europea, ad esempio perchè lasciava che lo “spread” si allargasse contro l’Italia e di recente la Lega ha anche sollevato la questione se l’oro di Bankitalia sia ancora sotto il suo controllo o sia finito sotto la BCE. Come si sa, con l’euro le funzioni più importanti sono state tolte ora però a Bankitalia, sia sul lato della moneta che della supervisione delle banche, per cui ad es nel caso della Carige la decisione su come ristrutturarla è arrivata dalla BCE. In questo senso che rimuovere i vertici di Bankitalia può essere un gesto importante, ma che non cambia molto l’equilibrio di potere, come avverrebbe in altri paesi fuori dall’eurozona. Se parliamo della Banca Centrale in generale in eurozona la maggioranza dei poteri sono passati alla BCE che poi delega a Bankitalia alcune cose come il QE cioè l’acquisto di Btp sul mercato, tanto è vero che alcuni critici paragonano ora Bankitalia ad un mega centro studi con centinaia di alti funzionari molto ben pagati che però hanno sempre meno cose di cui occuparsi (a questo proposito e parlando di sprechi, l’enorme budget di miliardi della BCE a Francoforte, non ha fatto diminuire il budget delle singole Banche Centrali nazionali moltiplicando i posti da dirigente anche se le funzioni che si assolvono sono le stesse)-Tornando a Salvini e Di Maio questo hanno violato il primo comandamento della politica economica “Non Avrai Altro Dio al di fuori della Banca Centrale” con corollario: “Non Nominerai il Nome della Banca Centrale e del suo Governatore invano” (e non lo criticherai).Questo credo prevede che la Banca Centrale nella sua saggezza e totale “indipendenza” faccia funzionare il sistema bancario e fornisca la liquidità che manca all’economia tramite complesse politiche con nomi tipo SSP, TLTRO e QE che da soli scoraggiano il politico medio per non parlare del cittadino medio dall’interferire. Nella realtà, dietro la facciata, hai un gruppo di funzionari che provengono da una carriera nei ministeri e nel settore bancario i quali hanno il potere di emettere centinaia di miliardi di euro che creano dal nulla con il computer e a loro discrezione possono usarli per sostenere o meno le banche in crisi o per comprare o
meno BTP. Devono anche vigilare sul credito che le banche erogano e questo gli hanno rimproverato Salvini e Di Maio ma nella realtà gli scandali dovuti a mala gestione delle banche sono stati globali e di dimensioni colossali e nessuna Banca Centrale salvo forse quella del Canada è rimasta indenne. L’Italia è entrata però nelle classifiche mondiali con i miliardi di euro spariti intorno a MontePaschi e l’acquisizione di Antonveneta (da 9 a 12 miliardi secondo le stime), una vicenda che ha visto anche la defenestrazione (nel senso di caduta non accidentale dalla finestra) del povero Davide Rossi, il capo delle relazioni pubbliche di MPS. Questa vicenda da sola avrebbe dovuto portare alla sostituzione dei vertici di Bankitalia anni fa.Sul lato della politica economica la nostra Bankitalia è più che altro esecutrice ora della BCE, ma ha potere di influenzare l’opinione pubblica con le sue dichiarazioni e ad esempio Visco è apparso sui giornali perchè ripeteva la tesi che è un bene che lo Stato non possa più emettere moneta dal 1981 (e questo potere sia passato di conseguenza solo a Bankitalia). Purtroppo nessuno nel Ministero dell’Economia lo ha contraddetto come avrebbe dovuto visti i programmi elettorali dei partiti che sono al governo che hanno sempre invece parlato di come lo Stato italiano debba recuperare questo potere (la “sovranità monetaria”).Parlare di queste cose, delle responsabilità dei vertici di Bankitalia, del controllo del suo oro, del potere di emettere moneta è da “populisti” e provinciali ? Allora potremmo ricordare che in Giappone alle ultime elezioni il premier Shinzo Abe ha centrato la campagna elettorale sulla minaccia di togliere alla Banca Centrale del Giappone il suo potere autonomo se non avesse monetizzato il debito pubblico. Se si va a leggere sulla stampa internazionale articoli sulla politica di Shinzo Abe si può imparare che c’erano titoli di prima pagina del tipo ”..Shinzo Abe minaccia la Bank of Japan di far passare una legge che le toglie la sua indipendenza..” (vedi il 24/12/2012 ad es sul Daily Telegraph). In altre parti e parti importanti del mondo industriale quindi i governi eletti non temono di far passare le politiche per le quali hanno ricevuto un mandato anche a costo appunto di farsi obbedire dai funzionari di un’istituzione pubblica come la Banca Centrale. Si, perchè se si tratta di un’istituzione pubblica, deve allora rispondere al governo e al parlamento eletti delle sue azioni discrezionali che nel caso delle banche e della moneta sono molto importanti e in pratica sono delegate a lei.Non si tratta come della magistratura che applica delle leggi. Nel caso della Banca Centrale la discrezionalità per quello che riguarda la politica monetaria e le regolazione delle banche è enorme. E’ un bene allora seguire l’esempio dei paesi più “avanzati” come si suol dire, ma allargando il campo anche a buoni esempi di “sovranismo” come quelli del Giappone. Il problema e che questi soldi delle banche vengono prodotti dal 99% della popolazione mondiale ma che in maggioranza sono nelle mani dell ‘ 1% della popolazione mondiale. La discussione politica dovrebbe limitarsi a stabilire se sia meglio un sistema social/nazionale, in cui le differenze fra i ricchi e i poveri siano basse (diciamo, una decina di volte al massimo), e uno capitalista che invece consenta ai più fortunati o meritevoli di guadagnare cinquanta o cento volte di più degli altri, giungendo ad accumulare fortune di decine di milioni di euro. Ma che senso ha permettere al padrone di Amazon, Jeff Bezos , di avere un patrimonio personale di circa 140 miliardi e di guadagnare ogni anno 300 mila volte di più di un suo impiegato? Che senso ha permettere che ventisei nababbi possiedano altrettante ricchezze di quasi quattro miliardi di esseri umani? Pensate: se i loro beni venissero espropriati domani, più di metà della popolazione mondiale raddoppierebbe istantaneamente i suoi beni.Questa situazione non è solo palesemente immorale: è socialmente pericolosa, per l’enorme potere concesso a pochi individui che inevitabilmente finiscono per credersi dei superuomini o delle divinità ma anche perché attorno a questi falsi dèi si crea inevitabilmente una corte di ruffiani e pretoriani, disposti a tutto pur di vivere in una bolla di privilegio. Questa è la ragione per cui detesto i liberisti, in Italia rappresentati da piddini e berlusconiani: il sistema che difendono e difenderanno sino alla loro estinzione non è semplicemente quello dell’ineguaglianza, in cui ci sono alcuni milionari, un po’ di benestanti, un’ampia classe media e parecchi poveri. No, è il sistema dei miliardari, che nel tempo che ho impiegato a scrivere questo hanno accresciuto la loro ricchezza di qualche altro centinaio di milioni (due miliardi e mezzo al giorno, spiega il rapporto di Oxfam International, non propriamente un’associazione bolscevica), ormai più potenti degli Stati e incapaci di fermarsi.Saccheggeranno il pianeta fino all’esaurimento totale delle ricorse, impoveriranno tutti eccetto sé stessi e i loro cani da guardia. Non è una previsione distopica: è accaduto e continua a succedere. Ovvio che i loro giornalisti cerchino di distrarvi accusando il reddito di cittadinanza di corrompere la gente.