Elezioni UE: capire il mondo per votare


Negli ultimi anni, il pianeta ha visto come Washington si sia applicata con costanza e metodo a demolire quel mondo che essa stessa aveva costruito poco prima. Prima il ritiro dai trattati contro la proliferazione delle armi nucleare, il tradimento di fatto di leader e regimi vicini agli Stati Uniti, come Hosni Mubarak in Egitto, e la plateale pressione sugli alleati atlantici per costringerli a partecipare con una quota molto più grande alle spese dell’esercito della NATO. Di recente, Washington ha espressamente archiviato le regole del WTO e non solo ha imposto sanzioni contro la Russia, ma ha anche lanciato una vera e propria guerra commerciale contro la Cina. Anche ad alcuni alleati stretti degli Stati Uniti, come il Canada, non sono state risparmiate nuove imposizioni. Cosa sta succedendo? Perché gli Stati Uniti si comportano così? Perché distruggono la loro stessa credibilità e immagine presso i loro alleati? In realtà, non c’è niente di strano. Gli Stati Uniti non possono fare altrimenti. Il fatto è che tutto il potere degli Stati Uniti si basa su due postulati: la democrazia e un alto tenore di vita. Si noti che, secondo la dottrina americana, l’alto tenore di vita è una conseguenza diretta della democrazia. L’assenza di una democrazia di stampo occidentale in alcuni stati è quindi considerata cosa cattiva e criminale, il che presumibilmente conduce senza scampo al deterioramento delle condizioni di vita delle persone. Viene lasciato in ombra il fatto che alti standard di vita siano apparsi negli Stati Uniti solo da diversi decenni, mentre la democrazia vi è da oltre un secolo, Oltre a ciò, la democrazia esiste sul pianeta Terra in un numero enorme di stati e nella maggior parte dei casi non coesiste con il benessere. Per decenni, gli Stati Uniti hanno additato ai propri cittadini il tenore di vita nell’URSS, evidenziandone le carenze e problemi, tacendo sulle elevate garanzie sociali.
Come un’eccellente sanità, l’istruzione gratuita, la casa garantita dallo Stato e molti altri elementi che distinguevano il “socialismo sviluppato” dal capitalismo. Allo stesso tempo, gli USA hanno irretito la Cina, in cui si poteva dire che non esistesse alcun benessere, dicendole: “Vedi come viviamo bene? Vuoi vivere come noi? Allora ascoltaci e tutto sarà altrettanto bello e buono per te”. In altre parole, al fine di preservare l’egemonia americana nel mondo, è stato imperativo per gli Stati Uniti mantenere un alto standard di vita per i propri cittadini ossia “dentro” il loro mondo. E qui sono iniziati i problemi. L’espansione della zona di influenza e controllo degli Stati Uniti sotto lo slogan dei diritti umani e un alto tenore di vita ha costretto Washington a condividere con altri paesi parte dei suoi guadagni finanziari. Va notato che l’alto tenore di vita dell’Occidente nel suo complesso, e in particolare degli Stati Uniti, non si basa affatto sulla laboriosità delle rispettive popolazioni. L’intero segreto risiede nell’emissione illimitata di denaro (nella fattispecie, il dollaro), la creazione di ricchezza “dall’aria”, cioè dal nulla, e il successivo scambio di questo “denaro” con la ricchezza reale del mondo. Il periodo di massimo splendore degli Stati Uniti, infatti, è arrivato nel periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, e non ebbe luogo prima, quando la famosa democrazia negli Stati Uniti era già secolare. Gli Stati Uniti hanno condiviso le entrate di questa emissione di dollari con i paesi satelliti, comprando la loro fedeltà. Ma il numero di vassalli è aumentato sempre più e ha dato inizio alla crescita del debito nazionale americano, che ha raggiunto la cifra astronomica di 22 trilioni di dollari. E ciò nonostante il fatto che il resto delle “democrazie sviluppate” abbiano una situazione socio economica comparabile agli USA. Di conseguenza, si è venuta a creare una situazione in cui un mondo così attentamente costruito può collassare sotto il puro peso delle cifre e del carico del debito. Cosa fare quindi? La riposta è stata individuata nel tagliare i costi! Nel sistema sin qui illustrato, ciò ha significato interrompere il finanziamento di alcuni dei paesi satelliti. Un ulteriore problema è che gli Usa si sono improvvisamente ritrovati alle prese con la Cina, un potente concorrente. Pur giocando secondo le regole stabilite dagli americani, Pechino ha iniziato a superare gli Stati Uniti e nel lungo periodo minaccia di sostituire il dollaro con il suo yuan. Il compito di Washington è diventato più complicato: dopo tutto per fermare la Cina è necessario ricostruire l’industria che si è trasferita lì. E gli Stati hanno iniziato ad agire. Non ora, con Trump, ma con Obama. E’ stato allora che gli Stati Uniti hanno fatto saltare in aria un’intera regione del Medio Oriente e hanno iniziato a sacrificare i loro fedeli dittatori. Il fine di questa strategia è abbassare il tenore di vita in tutto il mondo. Le persone devono iniziare a vivere peggio ovunque in Europa, in Asia, in Medio Oriente. Pertanto, l’instabilità, il caos e l’imprevedibilità sono oggi sinonimi della politica americana. Abbassando lo standard di vita altrove, gli Usa sperano di mantenere comunque alto il tenore a casa loro (e in altre enclave anglosassoni). Questo è il motivo per cui il Regno Unito lascia l’Unione Europea. Non è “un errore” o un incidente, ma una precisa strategia. Tutto l’intero “pasticcio” della Brexit nella politica interna dell’Inghilterra non è altro che una semplice messa in scena. Qual è allora il senso delle azioni degli Stati Uniti e dei loro alleati anglosassoni? Se dovunque si sta peggio, noi andiamo bene. La catena logica falsamente costruita “democrazia = buona vita” può continuare a funzionare. Semplicemente altre democrazie, che precedentemente erano state considerate “corrette”, saranno dichiarate sbagliate. Perché diminuisce lo standard di vita in Germania e cresce l’ansia della popolazione? Non perché gli Stati Uniti, attraverso le ONG, hanno organizzato e pagato la “primavera araba” o il trasporto di milioni di rifugiati in Europa. La gente vive peggio nel vecchio continente perché politici incapaci hanno preso il potere in Europa e perseguito politiche sbagliate. Gli americani, dal canto loro, continuano a illudere le genti con discorsi tipo: “Se vuoi vivere bene come noi in, America, ascoltaci e lascia che ti aiutiamo a fare come facciamo noi”. Ecco perché Washington non può mai permettere che i propri indicatori di benessere si deteriorino e crollino. Diventa tutto più complicato e costoso  se debito nazionale cresce. Ma dove il livello di vita cade, sarà possibile imporre al cittadino medio nuovi standard di vita più bassi. É come se i politici dicessero: “Guarda cosa succede tutto intorno a noi, e dicci grazie, questo è quello che abbiamo oggi”. Ma il tempo non gioca a favore degli Usa: in Cina, assieme alla potenza industriale e militare, sta crescendo anche lo standard di vita. Ma a sua volta si presuppone che anche la Cina faccia o meglio adotti la politica Americana (vedasi il tentativo ben riuscito di penetrazione in Africa e nel sudest asiatico) e si riconosce che sono cose fatte non per il benessere delle Nazioni ma per avere un futuro controllo sul globo e sulle sue risorse. In tutto ciò la splendida Europa, madre di civiltà, che fa? Si affida a tecnocrati da strapazzo dediti più al consumo di alcool che a cercare di fare l’Europa centro di un nuovo modello di società sostenibile. L’austerità imposta da questi piccoli Stalin si è prestata al gioco americano, gli ha fatto da zerbino, e c’è da sperare che con le elezioni di maggio (NDR: si svolgeranno dal 26 al 29 maggio prossimi) qualcosa possa cambiare anche se il tempo veramente stringe e il vecchio continente non sembra avere voglia di reagire. La sua popolazione ormai si è troppo imbastardita (non consideratela un’offesa), fisicamente e mentalmente infetta da troppo buonismo unito al peggio del pensiero catto/comunista che ha pervaso la società per quasi un secolo.